A Santa Caterina, nei pressi di Ancarano, dove sorge la caserma della Marina slovena, alla presenza delle più alte cariche militari e del Ministro della difesa Marijan Šarec, è stata inaugurata una piccola mostra all'aperto che sintetizza la storia della marineria slovena. La mostra presenta esponenti delle diverse marine in cui hanno prestato servizio sloveni più o meno noti, anche con gradi molto elevati di capitani e persino ammiragli. Non tutti i presenti, tuttavia, sono sloveni. Un esempio è un eroe nazionale austriaco, Wilhelm von Tagetthoff, un austriaco tedesco nato a Maribor. Tra i personaggi della mostra, organizzata dal Museo Militare dell'Esercito Sloveno, figura Sergej Mašera, a cui è intitolato il museo del mare di Pirano, che raccoglie, studia ed espone il patrimonio marittimo e marinaresco del litorale e di tutto il territorio sloveno. Il museo è diretto da Franco Juri, che presente alla cerimonia ha esordito illustrandoci la figura di Sergej Mašera. "Si tratta di un giovane ufficiale sloveno nato a Gorizia, che nel 1941 si sacrificò assieme al suo compagno Milan Spasić, anche lui ufficiale della Marina jugoslava, per non consegnare l'incrociatore Zagreb alla Marina militare italiana, che in quel momento stava occupando il Montenegro e la Jugoslavia. Era un periodo molto delicato in cui l'esercito jugoslavo praticamente si sfasciò, venne liquidato, mentre certe maestranze, sia croate che montenegrine, avevano già patteggiato con l'Italia per la consegna dell'incrociatore. Venuti a conoscenza di ciò, i due ufficiali decisero di non abbandonare la nave: la minarono completamente, la fecero saltare e perirono con essa in fondo al mare delle Bocche di Cattaro".
Davvero singolare e suggestiva questa iniziativa, nove tabelle illustrative degli antesignani della Marina militare slovena, situate in un bellissimo parco che abbraccia quasi 200 anni di storia. Ancora Franco Juri - "E come ha detto il comandante Tomašić, questo è solo un inizio. Infatti, la mostra parziale presenta alcuni degli esponenti più rilevanti della storia della Marina militare. Mancano, però, tutti quei personaggi che si sono distinti nella Marina civile. Ce n'erano tantissimi, per cui mi è piaciuto che Tomašić abbia indicato la possibilità di allargare questa mostra, includendo marittimi che hanno operato su navi mercantili, navi civili e, soprattutto, presentando anche i marittimi della nostra regione che forse in questo momento mancano. Abbiamo molti nomi illustri, anche storicamente importanti, nati lungo la nostra costa e che, secondo me, vanno in qualche modo presentati a un pubblico più vasto".
Una piccola mostra all'aperto, immersa in una stupenda pineta a due passi dal mare e comunque trilingue: sloveno, italiano e inglese. Prosegue Franco Juri - "È molto importante anche perché si tratta di una mostra aperta al pubblico. Chiunque potrà vederla passeggiando per questo bellissimo parco che porta a edifici definiti la più bella caserma militare in Slovenia, e effettivamente lo è. Qui opera la 430ª divisione della Marina dell'esercito sloveno, che sappiamo aver operato anche in termini umanitari qualche anno fa. Non dimentichiamo che proprio la nave militare Triglav ha partecipato a missioni non solo di controllo ma anche di salvataggio dei profughi nel Mediterraneo meridionale quali Mare Nostrum e Sophia. Quindi, noi come museo collaboriamo con piacere con la divisione, avendo degli ottimi interlocutori. Speriamo che in futuro questa loro sensibilità verso il lavoro museale continui ed è una cosa che assolutamente va salutata con favore".
Corrado Cimador