La stabilità dei conti pubblici rende possibile il regolare versamento di salari, pensioni e dei vari sussidi sociali. Lo assicura il Ministero delle Finanze, ricordando che per alleviare le conseguenze dell'epidemia di coronavirus la Slovenia si è indebitata a condizioni favorevoli per 2,17 miliardi di euro, riuscendo comunque a mantenere un bilancio stabile e sotto controllo. Nella prima fase dell'epidemia, il governo è stato in grado, con provvedimenti ponderati e strategicamente mirati, a garantire la sicurezza sociale della popolazione e la sopravvivenza delle aziende, in modo tale da permetterne il superamento della crisi come società e come polmone industriale nel miglior modo possibile. Un aiuto estremamente importante è arrivato proprio dalla stabilità delle finanze pubbliche e dalla solvibilità delle banche, sottolinea ancora il Ministero delle Finanze; per tale motivo sono fuori luogo i timori di possibili difficoltà nel garantire mezzi per la sanità e per le pensioni Secondo le previsioni della Commissione Europea, nel 2021 la Slovenia registrerà una crescita economica del sei percento; ciò dovrebbe permetterle di recuperare, nel giro di un anno, quanto perso a causa dell'emergenza coronavirus. Questa ha inciso notevolmente sul bilancio dello stato; nel primo semestre le entrate sono state pari a 4,302 miliardi di euro, il 15,5 percento in meno rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno, con uscite per 6,218 miliardi; in questo caso l'aumento è stato del 27,7 percento, con conseguente deficit di oltre un miliardo e 900 milioni di euro. Si è reso necessario un riassestamento del Bilancio per l'anno corrente; il governo ha approvato a fine luglio le direttrici base della manovra correttiva; la proposta definitiva dovrebbe essere pronta entro fine agosto.
Delio Dessardo