Si riparte dal modello B, già messo in pratica alla fine dello scorso anno scolastico. Le attività didattiche riprenderanno in presenza e in sicurezza seguendo una serie di raccomandazioni e linee guida preparate dal Ministero per l'istruzione in collaborazione con l'Istituto per l'educazione e l'Istituto nazionale di salute pubblica. Il protocollo per il rientro a scuola è stato pubblicato sui siti anche delle scuole italiane. Dal distanziamento sociale alla disinfezione delle mani, turni per i pasti scolastici, attività all'aperto quando possibile, aule fisse anche per gli allievi più grandi, si sposteranno gli insegnanti e non più i ragazzi, mascherine raccomandate negli spazi comuni a partire già dalla primina, attività di interesse posticipate, modificati tempi e modi delle attività extrascolastiche, per citare alcune misure.
Nonostante le indicazioni ministeriali sono ancora molte le incertezze e i problemi da risolvere. Molte scuole hanno già lamentato la carenza di spazi e quindi l'impossibilità di garantire il distanziamento necessario tra i banchi; una missione quasi impossibile vietare l'assembramento, i contatti soprattutto tra i bambini più piccoli, oppure imporre di indossare la mascherina all'esterno della classe per un periodo prolungato. Ma nonostante tutto presidi e insegnanti si dicono lieti di poter ritrovare gli alunni in classe, consapevoli di aver acquisito con la didattica a distanza nuove esperienze e nuove competenze che potrebbero tornare utili anche in un processo formativo non condizionato dal coronavirus.
Secondo i dati del Ministero sono 191 mila, mille più dello scorso anno, gli allievi che frequenteranno le scuole elementari in Slovenia, di cui 21mila 366 i bambini che siederanno per la prima volta sui banchi di scuola. Negli istituti dell'obbligo con lingua d'insegnamento italiana sono iscritti circa 640 alunni, di cui una settantina nelle primine. Nello specifico 39 alla Pier Paolo Vergerio il Vecchio di Capodistria tra Piazzale Vergerio e le sedi periferiche di Bertocchi e Crevatini, 19 alla Dante Alighieri di Isola e 13 alla Vincenzo e Diego De Castro di Pirano, 7 a Santa Lucia e 6 a Sicciole. 73.900 gli studenti iscritti nelle scuole medie slovene tra ginnasi e istituti professionali. 21 mila circa le matricole. Le scuole medie italiane di Capodistria, Isola e Pirano saranno frequentate da poco meno di 160 studenti, una quarantina i neo iscritti in prima. (ld)