Il governo sloveno aveva dichiarato lo stato di epidemia il 19 ottobre dello scorso anno e l’aveva prorogato per un mese lo scorso 16 maggio. Da domani questa misura straordinaria dovrebbe essere finalmente abrogata, visto che tutte le condizioni richieste per la sua cancellazione sono ormai rispettate da alcuni giorni.
Il capo del gruppo di esperti anti-Covid del ministero della salute, la dottoressa Mateja Logar, ha sottolineato come quest’anno la situazione sia molto diversa da quella del 2020 visto che molte persone sono immuni sia perché vaccinate sia perché guarite dal Covid e questo dovrebbe garantire una minore diffusione del virus, anche in seguito ad ulteriori allentamenti.
Per ora restano ancora in vigore alcune restrizioni riguardanti il numero di persone che possono assembrarsi in posti chiusi, dove continua ad essere obbligatorio l’utilizzo della mascherina nonché in alcuni casi la necessità di presentare un certificato PCT, ossia di essere stati malati, vaccinati o testati. Questa settimana comunque il governo deciderà probabilmente su alcuni allentamenti riguardo gli assembramenti e le condizioni per l’ingresso in Slovenia.
Nei prossimi giorni inoltre dovrebbe essere intensifica la campagna vaccinale con l’organizzazione di giornate aperte, dove sarà possibile essere immunizzati senza bisogno di prenotazione. Proseguono le vaccinazioni anche con Astrazeneca, che ieri è stato riconfermato come vaccino sicuro dall’Ema, dopo che l’istituzione europea era stata chiamata nuovamente ad esprimersi sull’ antidoto di Oxford, a causa di un decesso di una giovane donna registrato in Italia. I benefici continuano infatti a superare i rischi e quindi nessun cambiamento neanche per quanto riguarda i richiami.
Barbara Costamagna