Dopo aver verificato l'andamento della gestione nelle strutture sanitarie, della situazione riguardante i tempi di attesa per i pazienti relativi a visite specialistiche o interventi, l’accessibilità all'assistenza sanitaria di base, e lo stesso stato di salute della popolazione, il governo ha riscontrato l'esistenza di gravi squilibri che minacciano la stabilità del sistema sanitario sloveno. Nella riunione in remoto, l'esecutivo ha esaminato il rapporto sulla gestione finanziaria degli istituti sanitari pubblici nel primo semestre di quest'anno, nonché' gli ultimi dati sui tempi di attesa e i problemi di accesso ai servizi sanitari. Tra gli elementi maggiormente oberanti per la stabilità del sistema sanitario la precaria gestione finanziaria, che riguarda ben 30 strutture sanitarie pubbliche. Il volume totale delle spese in eccedenza rispetto agli introiti è di quasi 50 milioni di euro. Dai rapporti sui risultati di gestione emerge che le entrate complessive nel periodo gennaio-giugno sono scese del 7,3 per cento rispetto allo stesso periodo 2021. Per quanto riguarda i tempi di attesa, la situazione non migliora come dovrebbe dopo gli annunciati provvedimenti. In data 21 luglio erano quasi un milione e 150 mila le persone in lista per una visita. 260 mila in attesa della prima visita, di queste il 58 percento già oltre il periodo di attesa massimo consentito. Dai dati dell'Istituto per l'assicurazione sanitaria della Slovenia emerge inoltre che aumenta il numero delle persone incluse nell'assicurazione sanitaria obbligatoria e che hanno il diritto di scegliere il proprio medico di base, in realtà però non dispongono di alcun medico di riferimento. Di conseguenza, nel primo semestre 2022 l'accessibilità all'assistenza sanitaria di base è scesa del 33,6 percento.
Delio Dessardo