La proposta di introduzione del voto di preferenza è risultata la più votata a giugno 2024, quando fra i quattro quesiti referendari fu proprio questo sulla legge elettorale quello che ottenne la maggioranza più schiacciante, con oltre il 70% dei Sì.
Secondo la deputata Janja Sluga, intervenuta in conferenza stampa per spiegare la posizione del partito, è compito della politica attuare la volontà degli elettori. Il principale partito della maggioranza ha detto di essere sulla buona strada per ottenere il sostegno dei due terzi dei deputati, soglia minima per modificare la costituzione. Inevitabile che Movimento Libertà abbia messo sul tavolo una soluzione di compromesso per colmare la distanza tra i partiti, ma Lucija Tacer, l’altra deputata intervenuta in conferenza stampa, ha spiegato che di tempo in questa legislatura ce n’è ancora abbastanza, per questo ha invitato Nuova Slovenia a votare insieme alla maggioranza. La proposta in discussione prevede l'elezione di cinque deputati in ciascuna delle 18 circoscrizioni elettorali che si andranno a formare, aumentando così il numero totale di deputati di due unità, poiché come noto i due parlamentari delle comunità nazionali autoctone vengono eletti all’interno delle comunità stesse. Una scelta che Sluga ha definito coraggiosa e di buon senso, anche perché, nell'anno pre-elettorale, non è certo che la volontà politica sarà sufficiente per adottare una riforma costituzionale.
Valerio Fabbri