Il Governo, secono il segretario generale del sindacato del comparto scuola Branimir Štrukelj non ha preso posizione in merito a nessuna delle richieste avanzate, ma ha parlato di sciopero ingiustificato, incomprensibile che non verrà retribuito con denaro pubblico, manipolando cifre e lanciando false accuse nei confronti della categoria. Non abbiamo ricevuto una risposta così bizzarra negi ultimi 30 anni, ha commentato Štrukelj. Per il momento quindi l'agitazione indetta per il 9 marzo è confermata, ma il comparto intende astenersi dal lavoro ad oltranza, con eventuali brevi pause e interruzioni, fino a quando non verranno accolte le richieste dei lavoratori. Il sindacato ha posto al Governo due richieste fondamentali, la stipula di un accordo per valorizzare e retribuire adeguatamente il lavoro straordinario legato all'emergenza pandemica e l'aumento delle paghe di tutti i dipendenti del comparto scolastico compreso il personale ausiliario.
Particolarmente colpite le aiuto educatrici negli asili che si dichiarano sottopagate per il lavoro di grande responsabilità che svolgono. Le assistenti negli asili nido, intervenute accanto a Štrukelj per ribadire l'intenzione del sindacato di andare avanti con i preparativi per lo sciopero se le trattative con l'esecutivo dovessero arenarsi, chiedono una retribuzione equa e sufficiente. Adesso grazie alle aggiunte arrivano al salario minimo, gli asili, hanno ribadito, sono rimasti aperti quasi sempre durante il lockdown, nonostante le assenze, le malattie, la carenza di personale, le condizioni difficili in cui operavano a causa delle restrizioni covid, il lavoro è andato avanti, senza considerare la grande molte di lavoro e l'enorme responsabilità di dover accudire da sole gruppi di 10-14 bambini alla volta e senza una giusta retribuzione. E' una grande vergogna, il nostro lavoro è svalutato, è avvilente e degradante, alcune loro considerazioni. (ld)