Oggi si celebra la Giornata internazionale dello sport per la pace e lo sviluppo: si tratta di un'iniziativa delle Nazioni Unite volta a promuovere l'uso del gioco, dello sport e dell'attività fisica in relazione alla promozione di una serie di diritti umani e per agevolare la comprensione reciproca tra individui, gruppi e comunità.
Anche Papa Francesco ha dedicato un pensiero a questa iniziativa durante la messa di ieri:."In questo periodo, tante manifestazioni sono sospese, ma vengono fuori i frutti migliori dello sport: la resistenza, lo spirito di squadra, la fratellanza, il dare il meglio di sé. Dunque, rilanciamo lo sport per la pace e lo sviluppo": questo il messaggio del Pontefice, noto tifoso della squadra di calcio argentina del San Lorenzo.
Al momento la cosa migliore che gli sportivi possono fare è rimanere a casa, magari allenandosi ma con moderazione onde evitare infortuni che potrebbero intasare oltremodo la sanità pubblica. In realtà però molti atleti di primo piano si sono contraddistinti per gesti di grande umanità, come messaggi di sensibilizzazione, decurtazioni degli ingaggi, contributi a favore di raccolte fondi, disponibilità a entrare in contatto con i fan per farsi compagnia. E' il caso per esempio della tennista russa Maria Sharapova, che è arrivata a pubblicare il suo numero di telefono, promettendo una risposta a chiunque decidesse di scriverle.
Per quanto riguarda la Slovenia, si sono mossi anche il cestista Luka
Dončić e il calciatore Jaka Bijol, punti di riferimento di una Fondazione impegnata a supportare la pratica sportiva di bambini in condizioni svantaggiate. Viste la circostanze, sono state ordinate le mascherine FFP3, vale a dire le migliori sul mercato che sono carenti nel paese.
Antonio Saccone