E' la quarta volta che il Giro affronta le strade strade slovene dall'indipendenza del paese ad oggi. La prima volta nel 1994, con la tappa che arrivò (vittoria dell'italiano Andrea Ferrigato) e ripartì il giorno dopo da Kranj, poi nel 2001 con la volata a Lubiana (vittoria del compianto, friulano, Denis Zanette) e la partenza il giorno successivo da Bled e infine nel 2004 per la tappa Trieste - Pola, quando i corridori transitarono anche per Capodistria. Nella città dell'Arena vinse il velocista italiano Alessandro Petacchi.
Negli anni la carovana rosa passò vicino al confine italosloveno diverse volte senza mai attraversarlo, succederà di nuovo il prossimo maggio nell'edizione 104. Passerà dal Collio goriziano, da Nova Gorica e da Piazza Transalpina, simbolo dell'allargamento dell'Unione europea ad est. La tappa si concluderà a Gorizia, città che assieme a Nova Gorica sarà capitale europea della cultura tra 4 anni. Cosa rappresenta il Giro per Nova Gorica? Lo chiediamo al sindaco Klemen Miklavič.
"Il Giro d'Italia è un grande evento sportivo di livello mondiale e se il suo tragitto lo porta anche nei nostri posti vuol dire che i nostri territori sono stati riconosciuti come una cosa dove vale la pena far svolgere una manifestazione importante come il Giro. Questo ci fa molto piacere ci dà anche coraggio, ci da coraggio perchè sappiamo che il mondo ci guarda."
Il Giro d'Italia è una grande occasione per promuovere e valorizzare tutto il territorio.
"Ci sono i benefici ovvi, ci sono molti turisti che vengono a vedere, consumano i nostri servizi, ristoranti, bar, hotel, alberghi. Questi avranno l' opportunità di riprendersi più velocemente della crisi covid. Ma ci sono anche benefici a lungo termine, la visibilità è quella che porta attenzione per gli investimenti e per il turismo, ma anche oltre il turismo e gli investimenti con la visibilità possiamo mostrare al mondo e all'Europa che vantaggi ci sono nella nostra regione, nei nostri territori per viverci, per creare, per studiare, per investire e per lavorare. Queste sono grandi per noi, sia il Giro d'Italia ma anche di più, la capitale europea della cultura." (ld)