La 21-esima edizione si concluderà domenica 15 luglio. Le città che ospiteranno le partite sono 12 tra queste c'è anche la capitale Mosca, che sarà teatro della gara inaugurare, oltre della finale per il titolo. Aprirà la manifestazione la sfida tra i padroni di casa della Russia e l'Arabia Saudita, anfiteatro lo Stadio Luzhniki alle ore 17.00 del centro Europa. Il confronto sarà preceduto dalla cerimonia d'apertura. 32 le nazionali presenti, suddivise in 8 gironi da quattro squadre ciascuno. Le prime due di ciascun girone, accedono alla fase ad eliminazione diretta, ovvero gli ottavi di finale. Non ci sarà l'Italia, una delle nazionali di calcio più titolate del mondo, 4 titoli in bacheca, uno in meno del Brasile e a pari merito con la Germania. Ne abbiamo parlato con un esperto, l'ex allenatore e opinionista, Massimo Giacomini. Quanto all'assenza dell'Italia, Giacomini, sottolinea che la squadra azzurra ha avuto un cammino nelle qualificazioni che non ha saputo raddrizzare. Avversarie che sotto certi aspetti sarebbero dovute essere molto inferiori, invece, l'hanno messa costantemente in grande difficoltà e dunque meritamente è rimasta fuori dalla fase finale.
Nel girone A, svetta l'Uruguay del duo Cavani-Suarez, è sicuramente la squadra favorita del raggrupamento. Poi sarà gran bagarre per il secondo posto con l'Egitto di Salah mina vagante del torneo e la Russia, padrona di casa, intenzionata a ben figurare davanti al proprio pubblico. Poche le chance di passaggio per l'Arabia Saudita che comunque ha ben figurato in amichevole con gli Azzurri (2 a 1 per la squadra di Mancini).
Anche per Giacomini l'Uruguay, visti i giocatori che annovera e che conosciamo molto bene perché' la maggioranza gioca in Europa, è la migliore del girone. La Russia dovrebbe liquidare l'Arabia Saudita e quindi giocarsi la seconda piazza con l'Egitto di Salah che sarà la mina vagante del girone. Salah è un giocatore che spacca le partite, ha recuperato l'infortunio alla spalla e questa è una garanzia. È un giocatore che è cresciuto molto. Giocava bene nella Roma quando giostrava con Đžeko ed è migliorato ulteriormente al Liverpool sotto la guida di Jurgen Klopp. L'infortunio poi patito dall'egiziano, nel primo tempo della finale di Champions con il Real Madrid, ha sicuramente favorito gli spagnoli, perché' con Salah in campo il Real avrebbe faticato molto di più.
Il Girone B, è per valori tecnici, uno dei raggruppamenti più divertenti dell'intero mondiale. Sulla carta, a giocarsi il primo posto, saranno la Spagna e il Portogallo campione d'Europa, ma occhio al Marocco di Benatia. La squadra africana ha molto talento soprattutto sulla trequarti e potrebbe sfruttare lo scontro diretto tra iberici e lusitani alla prima giornata per portarsi sul +3. E cosa bisogna attendersi dall'Iran.
Intanto nella selezione iberica l'atmosfera è decisamente testa. Il presidente della federcalcio spagnola Luis Rubiales ha esonerato il CT Julen Lopetegui che ha firmato con il Real Madrid, nominando al suo posto Fernando Hierro. L'annuncio del cambio di Ct è stato dato nel corso di una conferenza stampa svoltasi nel ritiro russo di Krasnodar.
Per Massimo Giacomini si è creata una strana atmosfera. Sorprende ovviamente non poco che il Real, la squadra principe in questo momento in Europa e non solo, forte della conquista della sua terza Champions League consecutiva, non si sia prima rivolta alla Federazione. Questa giustamente si è sentita scavalcata ed ha allontanato il tecnico che per primo avrebbe dovuto riferire le sue intenzioni per la prossima stagione. Un peccato per Lopetegui che dopo aver portato al Mondiale, una anche delle pretendenti al titolo ora sarà costretto a seguire la rassegna da casa.
Nel girone C, se si esclude la Francia, possibile leader del gruppo, dietro c'è grande bagarre. Australia, Peru e Danimarca si equivalgono come valori complessivi con gli scandinavi leggermente sfavoriti rispetto alle altre. I sudamericani hanno recuperato il bomber Paolo Guerrero dopo la squalifica per doping: potrebbe fare la differenza.
Pure per Giacomini, la Francia è una spanna al di sopra delle altre, che francamente conosciamo poco trattandosi di squadre che conquistano i prosceni internazionali solo raramente o all'Europeo come il caso della Danimarca. Sono squadre comunque che di tanto in tanto lasciano il segno perché magari conquistano una vittoria che era impensabile.
Il Girone D, sarà seguito in modo particolare dagli appassionati croati, annovera appunto la squadra con la casacca a scacchi bianco-rossi, squadra guidata dal 51-enne Ct Zlatko Dalić, al suo primo grande trofeo di rilievo. Un girone che vedrà la Croazia opposta all'Argentina di Lionel Messi che probabilmente è al suo ultimo mondiale e vorrà far bene. Le qualificazioni però hanno evidenziato un'Albiceleste carente dietro e in mezzo al campo. La Pulce avrà bisogno di tutti per arrivare fino in fondo e con Nigeria e soprattutto Croazia non sarà una passeggiata. Occhio all'Islanda alla sua prima partecipazione al Mondiale.
Per l'Argentina che è formata da giocatori importanti soprattutto in fase offensiva, spiega Massimo Giacomini ma anche in altri ruoli, non riesce a mettere in campo un gioco pari all'altezza dei giocatori che formano la squadra. Il suo capitano Messi vorrà sicuramente chiudere la sua esperienza in Nazionale con qualcosa di importante è al top della forma fisica, ma nella prossima edizione nel 2022 avrà 34 anni, ecco dunque che questo è il momento da sfruttare.
La Croazia non è male, se poi gli elementi che la compongono riuscissero ad avere un po' più di feeling riuscirebbero a mettere in difficoltà molte squadre. L'Islanda è una sorpresa e vuole continuare a sorprendere, come fatto agli Europei dove è arrivata sino ai quarti di finale, ma con modestia e altresì con forza fisica e sotto un'ottima guida, tanto da rappresentare il terzo vero incomodo.
Nel Girone E il Brasile non avrà troppe difficoltà nel passare la prima fase, ma occhio alle outsider. La Svizzera ha molta qualità nei singoli interpreti, stesso discorso per la Serbia. Quest'ultima potrebbe essere la sorpresa del raggruppamento anche se in passato, nonostante i nomi altisonanti, hanno speso deluso. E poi c'è il Costarica che non vorrà certo fare la comparsa. Per Giacomini il Brasile ha un grande potenziale e dopo l'ultimo mondiale finito male ha anche tanta voglia di riscatto. La Svizzera è una multinazionale balcanica e per questo una squadra estremamente difficile da affrontare così come potrebbe esserlo la Serbia. Entrambe sono composte da giocatori di primordine sotto l'aspetto tecnico-tattico mentre sotto quello caratteriale molte volte si sentono superiori agli avversari e quindi non chiudono le partite, tergiversano un poco quasi a burlarsi di chi sta loro davanti e finiscono per venir punite. Sia la Svizzera che la Serbia negli ultimi anni sono cresciute tanto, sono maturate e forse stavolta non assisteremo a leggerezze caratteriali.
Il girone F annovera i campioni del mondo della Germania che dopo l'esaltante successo di quattro anni fa, 7 a 2 nella finale con il Brasile, punterà a fare la voce grossa fin da subito. Il girone, oltretutto, non offre grande concorrenza ai tedeschi con Messico e Svezia a giocarsi la seconda piazza, ma la Corea del Sud sarà solo una Cenerentola?
Anche Massimo Giacomini crede che sarà proprio così, la favola per i coreani è già esserci al Mondiale. La Germania non sottovaluta nessuno, perciò farà subito il suo gioco per chiudere i conti nel minor tempo possibile per evitare sorprese. La Germania poi ha un gioco intelligente e soprattutto un grande spirito di squadra. Quanto a Messico e Svezia, la prima ha grandi individualità che puntualmente non emergono a livello di nazionale, mentre gli scandinavi che hanno eliminato l'Italia nello spareggio della zona europea, e per di più per la prima volta senza Ibrahimović difficilmente riusciranno ad andare lontano.
Nel Girone troviamo il Belgio che da qualche anno punta ad essere la sorpresa del torneo, ma puntualmente stecca per la poca esperienza. La sua rosa è di primo livello, ma col rischio dei soliti cali di tensione. Pronti ad approfittarne l'Inghilterra di Sterling e Kane. Poi Tunisia e Panama che, stando alle qualificazioni, non destano troppa preoccupazione. Le ultime due, anche per Massimo Giacomini, difficilmente potranno rappresentare un ostacolo per belgi ed inglesi, sui quali ci sarà una pressione fortissima che si è andata a rafforzare dopo l'ultimo Europeo.
Una sorpresa al mondiale c'è sempre e, oltre al citato Egitto di Salah, l'altra potrebbe essere il Senegal di Cissé che ha mostrato un gioco discreto nelle qualificazioni sulle orme di Corea 2002, quando Diouf e Bouba Diop, eliminarono i campioni in carica della Francia. Del Senegal nel gruppo H dovranno tenerne conto Polonia e Colombia, favorite al passaggio del turno, ma non certe del passaggio, così sarà pure per il Giappone. Massimo Giacomini concorda, il Senegal del resto ora è guidato proprio da colui che milito nella squadra che stupi' il mondo. L'esperienza giocherà un ruolo importante anche per la Polonia trascinata da Lewandowski, come la Colombia si affiderà a James Rodriguez. Giacomini ci ha fatto notare che i singoli possono fare la differenza, decidere la partita ma solo se adeguatamente supportati dai propri compagni.
Per concludere a Massimo Giacomini abbiamo chiesto chi pone tra le favorite per la conquista della Coppa del Mondo, dopo qualche esitazione ha risposto: Brasile, Germania e Belgio.