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Lo sciopero di medici e dentisti previsto per domani molto probabilmente non si farà. Oggi i rappresentanti del ministero della salute e del sindacato di categoria, FIDES, sono riusciti a raggiungere un accordo. L'incontro si è tenuto con la mediazione dell'Associazione dei medici sloveni.
Nulla di fatto, neppure oggi, all'incontro tra il sindacato dei medici e dei dentisti sloveni FIDES e il ministero della Salute per scongiurare lo sciopero della categoria indetto per mercoledi. Le trattative continueranno domani, con la mediazione dell'Associazione dei medici sloveni. Le parti si sono date tempo fino alle 18.
Incontro a tre, oggi, tra il premier Robert Golob, il ministro della sanità Danijel Bešić Loredan, e il sindaco di Lubiana Zoran Janković, per calmare le polemiche e cominciare a risolvere i problemi acuti delle case di salute e dei centri d'urgenza nella capitale. Golob ha parlato anche della sanita' in generale: la protesta dei pazienti annunciata per domani è giustificata, ha detto, lo sciopero dei medici di mercoledì invece non ha alcuna base legale.
La premier italiana Giorgia Meloni ha ricevuto a Palazzo Chigi la presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen. Al centro dei colloqui il PNRR e la gestione dei flussi migratori. Soddisfazione è stata espressa da entrambe per la convergenza di vedute, anche in funzione del prossimo Consiglio europeo straordinario del 9 e 10 febbraio.
Le forze di Mosca affermano di aver colpito due basi militari ucraine temporanee a Kramatorsk, infliggendo a Kiev centinaia di perdite in termini di soldati. Fonti ucraine confermano solo danni alle infrastrutture, ma non parlano di vittime. Si tratterebbe di una contromisura del Cremlino in risposta all'attacco ucraino alla base russa di Makiivka.
La Cina ha eliminato l'obbligo di quarantena quale misura anti-Covid per chi arriva dall'estero. La brusca interruzione delle restrizioni imposte dal governo cinese pone fine a tre anni di isolamento del Paese. Pechino ha disposto anche il rilascio dalle carceri di quanti erano stati arrestati per il mancato rispetto delle restrizioni.
Nuove tariffe per il lavoro domenicale in Croazia. Quanti lavoreranno di domenica verranno retribuiti per almeno il 50 percento in più rispetto agli altri giorni. Nell'iter parlamentare attende intanto la proposta della nuova legge sulle attività commerciali che limiterà l'apertura domenicale dei punti vendita.
A pochi giorni dall'entrata della Croazia nello spazio Schengen si stanno formando lunghi incolonnamenti ai valichi con la Serbia, la Bosnia ed Erzegovina e il Montenegro. Per contro gli sciatori croati possono ora recarsi liberamente sulle piste da sci oltre confine, in particolare in Slovenia e in Italia.
Ed è un Natale nel segno della guerra quello che stanno passando gli ortodossi ucraini. Nonostante la tregua unilaterale proclamata da Mosca gli scontri sono continuati tra le accuse reciproche tra russi e ucraini. Kiev ha rifiutato sin da subito il cessate il fuoco, ritenuto un inganno per permettere alle forze russe di riorganizzarsi. Secondo fonti di stampa ucraina, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha sospeso la cittadinanza a 13 sacerdoti della Chiesa ortodossa ucraina del Patriarcato di Mosca. Dopo alcune perquisizioni presso le loro chiese sono stati trovati passaporti russi e materiale propagandistico "filorusso".
Continua in Croazia il braccio di ferro tra governo e commercianti a causa dei rincari seguiti all'avvento dell'euro all'inizio dell'anno. L'esecutivo ha incaricato gli ispettori di verificare se vi siano irregolarità e abusi sul fronte dei prezzi.
In Italia continua a salire il prezzo di benzina e diesel, destinati presto a superare la soglia dei 2 euro e 50 al litro. Mentre il governo promette future misure a contrasto delle speculazioni di mercato, l'associazione dei consumatori Codacons ha presentato un esposto alla Guardia di Finanza contro questi aumenti ritenuti ingiustificati.
Il Centro clinico universitario di Lubiana, ha rigettato le affermazioni del ministro della salute Danijel Bešič Loredan, secondo cui le situazioni di emergenza nel settore sanitario vengono create ad hoc da alcuni gruppi di interesse nel settore della sanità.
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