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Al via oggi la seconda e ultima giornata del Forum strategico di Bled. Al centro del dibattito il futuro dei Balcani occidentali e la crisi energetica. All'evento è intervenuto anche l'ex premier britannico Tony Blair, il quale ha sottolineato che il presidente russo Putin ha sottovalutato non solo la risolutezza degli ucraini, ma anche dell'Europa.
È approdato in procedura parlamentare il primo provvedimento con cui il Governo sloveno intende tagliare le bollette di elettrecità e gas delle imprese, che potranno chiedere dei sussidi statali. Dopo il via libera oggi del comitato per l'economia, il testo passa ora all'esame dell'aula parlamentare.
In Ucraina inizieranno domani le ispezioni dell'Agenzia Atomica Internazionale alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, occupata dalle forze russe, ed oggetto anche oggi di bombardamenti di cui Mosca e Kiev si accusano a vicenda. Nel sud del Paese gli ucraini hanno lanciato un'offensiva alla riconquista di Kherson, ma i russi affermano di averla neutralizzata.
A Praga è in corso una riunione di due giorni dei ministri di Esteri e Difesa dell'Unione europea. Mentre da un lato viene discusso il bando dei visti turistici per i cittadini russi, dall'altro i Paesi membri hanno valutato l'ipotesi di una missione di addestramento per le forze ucraine.
Si è concluso dopo due anni di ricerche e analisi di dati, raccolti su un territorio transfrontaliero tra Friuli-Venezia Giulia e Slovenia, il progetto "Acquavitis", per permettere ai viticoltori di utilizzare l'acqua per l'irrigazione in modo sostenibile. Lead partner è l'Istituto Agrario della Slovenia, con le Università di Trieste, Udine e Venezia, l'Istituto Geodetico e la Camera per l'agricoltura della Slovenia. Oggi a Trieste la presentazione dei risultati del progetto.
Il caro energia monopolizza il dibattito pubblico italiano. I leader di partito, in piena campagna elettorale, lanciano le loro proposte per tutelare le imprese e le famiglie, ma i Presidenti delle Confindustrie del nord avvertono che il rischio è quello di un "effetto deindustrializzazione".
In seguito allo scandalo della compagnia petrolifera INA è stato operato il maggior blocco di fondi sui conti correnti bancari nella storia della Croazia. L'importo è di 106 milioni di euro in 8 banche e in 6 fondi di investimento. Intanto a uno dei cinque sospettati è stata revocata la carcerazione preventiva.
A parlare di caro energia sono stati i rappresentanti del governo sloveno assieme ai leader dei partiti, esperti del settore ed esponenti delle aziende fornitrici di energia. Il premier Golob si è detto soddisfatto dell'unitarietà con cui si è disposti ad affrontare il problema. Vagliati alcuni disegni di legge per contrastare la crisi di energia e carburanti.
Mini tour istriano per una delegazione del Partito Democratico, con la capogruppo alla Camera Debora Serracchiani, la senatrice in rappresentanza della minoranza slovena in Italia, Tatjana Rojc e altri esponenti locali del partito. Hanno visitato la nuova ala di Palazzo Gravisi Buttorai di Capodistria, l'incubatore d'impresa di Santa Lucia, la nuova sede in costruzione della Scuola Media Superiore Italiana "Leonardo Da Vinci" di Buie, per concludere con un incontro con i connazionali alla Comunità degli Italiani "Fulvio Tomizza" di Umago. Abbiamo seguito la tappa capodistriana.
Con oggi termina l'emergenza idrica in regione ed è quindi nuovamente possibile tornare a un utilizzo normale dell'acqua nella vita quotidiana. A dichiararlo è stato questa mattina il direttore dell'Acquedotto del Risano, Martin Pregelj, il quale ha comunque consigliato di fare attenzione agli sprechi inutili.
Il Comitato parlamentare per il lavoro e la famiglia ha approvato in serata la proposta di legge per alleviare gli effetti del caro-energia per le categorie più fragili messa a punto dall'esecutivo sloveno. Nel corso del dibattimento sono state lanciate dure critiche da parte dell'opposizione, che accusa il Governo di aver escluso diverse categorie di persone.
Da domani in Slovenia i prezzi dei carburanti al di fuori della rete autostradale saranno più alti. Le nuove tariffe regolamentate dal Governo, resteranno in vigore fino al 12 settembre. La benzina a 95 ottani aumenta di 0,1 centesimi e costerà 1 euro e 49 centesimi al litro. Più 12,6 centesimi invece per il diesel, che passerà a 1 euro e 76 centesimi al litro. Si tratta del primo aumento del prezzo dei carburanti nei distributori non autostradali dopo quattro cali consecutivi. Sulla rete autostradale invece, le tariffe sono stabilite dai singoli distributori.
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