MMC RTV SLO Foto:
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L’artista opera al limite tra arte, tecnologia e scienza mentre i suoi progetti si esplicano nei campi dell’ecologia, della riflessione sociale e della ricerca dell’universo. Con il suo lavoro studia lo sviluppo di nuove tecnologie e la loro gestione nella società e nei sistemi politici avanzati. Il suo progetto-strumento denominato Here we go again… SYSTEM 317, prodotto dalla Galleria d’arte moderna e dall’Ente Projekt Atol di Lubiana, commissario del padiglione sloveno Zdenka Badovinac, curatore Igor Španjol, verrà allestito negli spazi dell’Arsenale e inaugurato il pomeriggio dell’8 maggio, pochi giorni prima dell’avvio ufficiale della Biennale Arte 2019. Il progetto è una riflessione sui problemi della società contemporanea, a partire dall’urgenza ambientale fino al controllo dell’informazione, nel concreto una sorta di nave apocalittica destinata alla colonizzazione, attraverso cui l’artista esprime la sua visione futura dell’umanità. È la risposta di Peljhan allo stato in cui il mondo si trova oggi, chiedendo una riscoperta dello spazio e una risposta ai rapidi cambiamenti ambientali. Nel 1994, Peljhan ha fondato l’istituto d’arte no-profit Projekt Atol, e l’anno successivo è stato co-fondatore a Lubiana del laboratorio di new-media Ljudmila. Uno dei suoi progetti più noti, Makrolab, è stato presentato nel 1997 a Kassel in occasione della decima edizione di Dokumenta.