Durante la riunione della Comunità degli italiani “Santorio Santorio” di Capodistria presentata la proposta attualmente in discussione per riformare lo statuto dell’Unione Italiana, che prevede una riduzione del numero dei consiglieri dell’assemblea dell’Unione Italiana e l’elezione dei due presidenti da parte dei rappresentanti eletti in quest’organo. Invitato a partecipare alla seduta il presidente dell’Unione italiana Maurizio Tremul si è espresso contro questa proposta e contro l’idea che sta circolando di indire le elezioni a settembre.
La vicepresidente del consiglio della CI capodistriana Ondina Gregorich Diabaté, che guidava la riunione, ha dichiarato di concordare con Tremul, parlando della necessità, secondo lei, di rinviare la modifica dello statuto e anche il dibattito su questo tema, in modo da poter raggiungere la migliore alternativa possibile.
Clio Diabaté ha espresso la sua preoccupazione riguardo uno dei punti della bozza dello statuto che prevederebbe di rendere incompatibile i ruoli direttivi della UI con altre funzioni politiche, che per lei sarebbe pensata ad hoc “per danneggiare qualcuno”, visto che all'interndo della CNI è consuetudine rivestire più incarichi. Importante, poi, secondo la consigliera mantenere legate le elezioni delle CI con quelle della UI in modo da garantire la maggior partecipazione possibile al voto.
Chiesto inoltre di mettere all’ordine del giorno della prossima riunione la proposta di convocazione dell’assemblea dei soci della “Santorio Santorio”, che sempre a detta della Diabaté nascerebbe da una esigenza sentita da molti degli iscritti della Comunità capodistriana.
Barbara Costamagna