"", ha detto Sandro Damiani introducendo la presentazione del suo programma per la presidenza della Giunta esecutiva dell'Unione italiana. "La Comunità Nazionale Italiana come corpo unico non esiste", ha detto, "noi dobbiamo fondarci sulla nostra cultura". Il fatto di non portare cultura dall'Italia, secondo Damiani, fa sì che non si allarghi la cerchia dei potenziali partner in ambito culturale. "L'Italia ci da i soldi e logicamente può imporre i partner", ha concluso: "i padroni sono loro" e se non si vuole fare quello che dicono per il candidato fiumano bisogna semplicemente non attingere più ai mezzi provenienti dal Belpaese.
La parola è poi passata a Maurizio Tremul, candidato alla Presidenza dell'Unione Italiana che ha introdotto il suo co-candidato alla Giunta esecutiva Marin Corva, sottolineando l'importanza di dare spazio alla generazione di Corva "per portare avanti i valori della nuova Unione italiana con le capacità e le competenze di queste nuove leve". "Ci sono molti connazionali che fanno gli imprenditori e come Unione italiana vogliamo continuare a sostenerli", ha promesso Tremul. Il Presidente della Giunta uscente ha parlato poi dell'importanza di continuare nella progettazione europea, che nei prossimi anni porterà alla realizzazione di importanti progetti come il primo museo virtuale cella CNI a Capodistria, in collaborazione tra gli altri con la CAN costiera.
"Io sono la terza generazione', ha detto il candidato alla Presidenza della Giunta Marin Corva, dicendo di considerarlo un punto di forza perché si tratta di un segno di "continuità". Un programma elaborato insieme a Tremul, che vede non a caso al primo posto proprio gli attivisti dei quali aveva poco prima parlato il suo partner elettorale. A loro Corva ha dichiarato di voler dare risposte perché sono "il cuore pulsante delle Comunità"; come i loro presidenti, che devono essere aiutati nella gestione delle attività. Per lavorare bene bisogna secondo lui aumentare il numero di membri della Giunta, in modo da coinvolgere quante più persone possibili.
Di seguito a presentarsi sono stati i tre candidati all'Assemblea Dyego Tuljak , Daniela Sorgo e Manuela Rojec e i candidati al consiglio della Comunità. Presenti unicamente alcuni dei candidati della lista "Comunità del fare", con la loro proposta di continuità; con una presenza, però, maggiore di giovani per i quali si intende fare politiche specifiche.
Barbara Costamagna