Nato subito dopo la costituzione della Comunità, il gruppo è diventato uno dei punti saldi, il fiore all’occhiello come si suol dire, del sodalizio visinadese. „La banda esisteva già dal 1906 e la sua ricostituzione è stata la prima cosa alla quale abbiamo pensato perché era un’attività da sempre presente nel territorio e si è esibita per molti anni, fino all’esodo che si portò via tante persone e fece estinguere il complesso” racconta Neda Saičić Pilato presidente della CI di Visinada orgogliosa di questo gruppo che dal 1994 al 2012 è stato diretto dal maestro Claudio Zigante che ha lasciato poi la bacchetta al giovane e talentuoso Alen Bernobić, professore di tromba avvicinatosi alla musica proprio con la Banda che ora dirige.
“Io ho iniziato per caso e così lo hanno fatto tanti dei nostri nuovi membri, visto che abbiamo tanti giovani di cui vado fiero perché la musica con il suo linguaggio universale ha un valore particolare pure nella crescita e nello sviluppo delle persone” ci dice Bernobić impegnato a lasciarsi alle spalle quello stereotipo che lega la banda d’ ottoni alle marcette “non è più così, la musica evolve e l’ approccio alla musica pure, i gusti -di chi suona e di chi ascolta- si modificano e perciò anche noi vogliamo crescere offrendo un repertorio di ampio respiro che ci caratterizza pure dalla nuova denominazione che ci siamo dati aggiungendo a quello di Banda d’ ottoni, Brass Band”.
Repertorio accattivante che va dalla musica classica al rock, dal jazz al funky, un approccio ben accolto dalle nuove leve come ci confermano Maria Baldini, clarinettista e vocalist del gruppo ed Erik Geržinić “Siamo praticamente una famiglia dove gli adulti e più esperti ci guidano, ci danno una mano mentre noi – a nostra volta- ci occupiamo dei più piccoli” ci dicono per i quali le ore di solfeggio e prove diventano oltre che momenti di apprendimento occasioni di incontro e di svago negli ambienti che la CI ha messo proprio a loro disposizione.
Nell’immaginario collettivo Banda, è sempre sinonimo di festa, allegria e amicizia come rileva Adriano Zaulović, presidente del complesso visinadese composto da una quarantina di elementi “lo si può vedere durante le nostre esibizioni , durante i nostri numerosi concerti in Istria ma anche all’ estero che alla base del lavoro e del nostro impegno c’ è e ci deve essere sempre il divertimento” afferma non mancando di ricordare che essere alla guida di un gruppo così numerosi ed eterogeneo non è semplice ma alla fine da molte soddisfazioni.
Dello stesso parere pure la Sinčić Pilato che anche ieri sera ricordando gli inizi non certamente facili per rimettere in piedi un’attività cosi esigente, ha ringraziato oltre che altri complessi bandistici istriani e non per l’aiuto dato il Comune di Visinada e soprattutto l’Unione italiana che tramite Ministero degli esteri Italiano ha sostenuto e continua a sostenere il gruppo bandistico.
Lionella Pausin Acquavita