Dopo Isola anche la CAN di Pirano si è detta contraria all’eventualità di tradurre in sloveno tutto il materiale necessario in caso di revisione da parte del ministero delle finanze. Una raccomandazione giunta dall’Ufficio nazionalità, al quale questa settimana è stata inviata una lettera da parte della CAN costiera per chiedere spiegazioni, ricordando che le istituzioni della Comunità Nazionale Italiana operano solo in lingua italiana.
Una decisione presa questa sera durante l’ultima riunione del consiglio, alla quale è stata invitata anche la direttrice della scuola di infanzia “La coccinella”, Melania Hrvatin, chiamata a spiegare le motivazioni per le quali in questi giorni ha scritto al Comune ed alla CAN per chiedere una riduzione temporanea di due unità del numero di posti disponibili nella sede periferica di Sicciole, che secondo lei non potrebbero più essere ospitate a causa dello spazio troppo ridotto della struttura , che non rispetterebbe gli standard della normativa vigente in Slovenia.
Una richiesta che ha spiazzato alcuni dei consiglieri che hanno ricordato la lunga battaglia per aumentare i posti a disposizione all’asilo di Sicciole, che rischierebbe così di essere vanificata. La Hrvatin ha detto che si tratta solo di un’ipotesi e di aver utilizzato toni di questo tipo solo per sensibilizzare maggiormente il Comune sulla problematica, che a suo dire potrebbe essere superata con un ampliamento degli spazi a disposizione.
Il mondo della scuola è stato anche al centro dell’intervento fatto in chiusura da una dei consiglieri della CAN, nonché preside della scuola elementare italiana “Vincenzo e Diego de Castro” di Pirano, Nadia Zigante che ha proposto di organizzare una giornata di lavoro che dovrebbe coinvolgere gli insegnanti di tutta la verticale scolastica delle scuole in lingua di insegnamento italiana del comune di Pirano per far conoscere meglio la realtà della CNI ed il ruolo che le istituzioni scolastiche e prescolari svolgono in questo contesto.
Barbara Costamagna