Sono ore decisive per i giornali delle comunità linguistiche in Italia e Slovenia: la decisione della maggioranza di governo e in particolare del Movimento 5 Stelle di tagliare progressivamente i contributi all'editoria, ha fatto temere per la sopravvivenza o comunque il mantenimento dell'attuale attività di testate come il Primorski Dnevnik o la Voce de Popolo.
Dopo il ritiro avvenuto alla Camera, il provvedimeto di diminuzione graduale dei contributi fino all'annullamento nel 2022, è stato riproposto con la firma del capogruppo al Senato del Movimento 5 Stelle Stefano Patuanelli.
Il provvedimento però confermerebbe la diminuzione progressiva dei finanziamenti a molte categorie, ma non a quelle dei giornali delle minoranze linguistiche e degli italiani all'estero. I fondi verrebbero poi ridefiniti ed erogati con altri strumenti. Il provvedimento attualmente è stato comunque ritirato in commissione e sarà ripresentato in aula nel fine settimana.
Si tratta però di una situazione incerta, con una manovra ancora tutta da scrivere e coperture da definire vista la trattativa in corso con l'Unione europea, e che il mondo della Stampa e l'opposizione in Italia stanno seguendo costantemente.
La Federazione Nazionale della Stampa e l'Ordine nazionale dei giornalisti hanno organizzato una maniferstazione a Roma di fronte a Montecitorio richiamando l'attenzione del governo sulle conseguenze che avranno i tagli previsti sul mondo della stampa locale italiana, con la chiusura di numerosi giornali e la perdita di posti di lavoro, chiedendo a tutti i parlamentari di votare con libertà di coscienza a tutela del pluralismo e della libertà di stampa.