“Fate un lavoro prezioso e state certi che in Italia c’e’ consapevolezza del vostro impegno” così il console Bradanini ai rappresentanti delle istituzioni minoritarie operanti in città- Comunita’ degli Italiani, Consigli della minoranza cittadino e regionale, scuole, Edit, redazione italiana di Radio Fiume, Dipartimento d’italianistica- che hanno voluto porgere il benvenuto e augurare buon lavoro al nuovo rappresentante diplomatico.
In precedenza - sempre a Palazzo Modello- un incontro a porte chiuse con i vertici dell’Unione Italiana al termine del quale, Bradanini ci ha confermato che “la Città mi ha accolto splendidamente e ho potuto subito rendermi conto che è una realtà aperta e accogliente. Inoltre, sono orgoglioso e onorato di rappresentare il paese in una circoscrizione consolare dove vi è una comunità autoctona italiana così vivace e così legata all’Italia”.
Confermando che tra le priorità del suo mandato ci sarà l’impegno nel mantenimento dei diritti della componente italiana per altro sanciti dal Trattato italo-croato sulle minoranze del 1996, il nuovo console ha annunciato che al più presto avvierà una serie di visite pure alle altre Comunita’ degli Italiani e ai Comuni della Regione Istriana per conoscere da vicino questo variegato microcosmo della minoranza italiana.
“In questo primo incontro abbiamo presentato l’Unione Italiana, abbiamo illustrato l’aspetto organizzativo e operativo “ hanno raccontato il presidente della Giunta esecutiva, Marin Corva e il presidente dell’Assemblea, Paolo De Marin.
“Il console generale conosce già molto bene la realtà della CNI quindi siamo entrati subito nel vivo di alcune questioni importanti che vanno dalla necessità’ di una piena attuazione dei diritti previsti dall’ordinamento giuridico - costituzionale all’attuazione del trattato bilaterale sulle minoranze e fino a quella del piano operativo del governo italiano nei nostri confronti” ha affermato il presidente dell’Unione Italiana, Maurizio Tremul che ha aggiunto “oltre che del rapporto con la madrepatria abbiamo evidenziato la volontà dell’UI di avere un rapporto più diretto, più immediato con Roma e con il Friuli Venezia Giulia per fluidificare i finanziamenti e semplificare alcune procedure ma abbiamo fatto accenno pure all’ intrapresa riforma dell’ Unione Italiana e all’ importanza di una Legge di tutela permanente che ci garantirebbe maggiore serenità e stabilità”.
In entrambi gli incontri si è fatto accenno pure a Fiume capitale europea della cultura 2020. “Rammarico per l’esclusione dei programmi del sodalizio dal calendario ufficiale” è stato espresso dai responsabili della CI di Fiume, Melita Sciucca e Moreno Vrancich. “Noi ci saremo comunque” hanno detto elencando la serie d’iniziative culturali che si articoleranno durante tutto l’anno. Il consolato- è stato ricordato- partecipa invece con una serie di eventi, tra i più importanti la già inaugurata mostra di violini Stradivari e Guarneri e il concerto - il 14 febbraio prossimo - del maestro Carmignola e della Venice Baroque orchestra.
Lionella Pausin Acquavita