Dopo aver affrontato le problematiche d’attualità legate alla CI di Pirano “Giuseppe Tartini" e alle possibili soluzioni da addottare per “ripopolare” la Comunità, i membri dell’assemblea hanno dato luce verde alla relazione di bilancio per il 2023 in extremis grazie al nulla osta telefonico del vicesindaco Poletti, necessario a garantire il quorum. Ma durante la riunione dell’Assemblea, non deliberativa, a tenere banco è stata ancora la vicenda che ha coinvolto i tre rappresentanti piranesi all’UI che hanno partecipato alla riunione della consulta della Ui di Capodistria eleggendone il nuovo coordinatore e dando cosi luce a una crisi istituzionale senza precedenti. Drastico Andrej Rojec, ha ventilato l’ipotesi di espellerli dall’Assemblea piranese
“Vogliamo che le persone e in questo caso l'organismo preposto a decidere sul futuro e anche sul rispetto dei nostri statuti, regolamenti, prendano la propria responsabilità”.
Tra le richieste avanzate, Rojec ha detto che i tre andrebbero espulsi
“Non vedo altra soluzione rispetto a tre persone che non si sono comportate rispettando lo statuto e soprattutto senza rispettare l'Assemblea del nostro sodalizio”.
Cosa ne pensa della soluzione adottata, ovvero quella di interpellare alla prossima riunione il “Giurì d’onore”
Andrej Rojec: “È sicuramente una buona idea. Non la reputo necessaria al 100%, ma comunque può andare”.
Fulvia Zudič, Presidente della CI di Pirano
“Presenteremo il comportamento dei membri della nostra Assemblea al Giurì d’onore il quale poi reputerà la sanzione da dare a queste persone”.
Il Presidente della Can di Pirano, Andrea Bartole si è detto rammaricato per quanto fatto dai tre, ha però sottolineato come similarmente la Can di Pirano e stata ignorata nella decisone di nominare il vicesindaco Poletti
“Dobbiamo renderci conto che i rappresentanti che vengono eletti direttamente dagli elettori e vanno a rappresentarci in altri organismi e quindi in questo caso nell'Assemblea, come nel caso del Consiglio comunale, hanno poi autonomia di decisione. Infatti, ho proposto un parallelismo su cui riflettere e cioè che in questo mandato il sindaco ha nominato tra i tre rappresentanti un vicesindaco che non è stato nominato in sede del Consiglio della Can”.
Un’azione dei tre, che molti pensano sia stata furbescamente orchestrata, Daniela Paliaga Janković
“Il gesto non è avventato perché si ripete, dura da tempo, non c'è stato nessun passo indietro, nessun ripensamento, ma un persistere nella medesima posizione. Considerato che nella Consulta ci sono molti ragazzi che sono persone giovani e che molte cose non le conoscono e probabilmente non le capiscono, non vorrei offenderli ma una meditazione sulle regole, sugli atti legislativi che all'Unione sarebbe stata auspicabile da parte loro, prima di fare determinati passi e di prendere certe decisioni e di riunirsi nel modo in cui si sono riuniti, andava fatta. Perché uno che ha intenzioni buone per tutta la Comunità, lo dichiara apertamente nel luogo stabilito e il luogo, secondo me, è la sua Assemblea. Uno che ha altre intenzioni e non vuole svelare le vere finalità, o non si rende conto o c'è qualcos'altro dietro. Io voglio credere che questi ragazzi abbiano preso un grosso abbaglio. Mi dispiace per le persone più adulte che forse dovrebbero capire prima di che cosa si tratta e le possibili conseguenze di tutto questo”.
Dionizij Botter