Un evento speciale, la prima significativa tappa di un percorso comune fatto di convivenza, conoscenza e rispetto reciproco tra le due scuole che da alcuni mesi coabitano sotto lo stesso tetto, hanno ricordato le due presidi Helena Maglica e Ingrid Poropat. Lo spettacolo, che si è svolto presso la palestra della scuola slovena, è stato scritto quattro anni fa dall'insegnante in pensione Egle Leban, con lo scopo di far conoscere agli alunni della sua allora scuola la ricchezza della storia e delle tradizioni locali e della lingua italiana, sempre meno parlata dai ragazzi della maggioranza, come le forme dialettali del nostro territorio, perchè nè la lingua nè la nazionalità possono rappresentare, ha detto l'autrice, un ostacolo alla pacifica convivenza e all'amicizia. Uno spettacolo che ha visto intrecciarsi passato e presente, lingua, canti, balli popolari, musica e fotografie, con gli alunni, bravissimi, a portare sul palco ben nove scene dalla Capodistria di oggi, passando per Vittore Carpaccio, il contrabbando di sale, i pescatori di Bossadraga, la nobiltà fino alla festa del patrono della città San Nazario e il profumo di lavanda che simboleggia la ricorrenza. La coordinatrice del progetto presso la scuola italiana è stata Donatella Cergol Žiža coadiuvata dalle insegnanti Alessia Godina Hlad e Pamela Vincoletto, quest'ultima mentore del gruppo di filodrammatica. "Ci auguriamo che questa siano solo uuna prima tappa di questo percorso che ha visto sì uniti i nostri ragazzi ma anche noi corpo docente, che abbiamo avuto modo anche noi di conoscersi meglio, di poter creare insieme qualcosa e ci auguriamo che sia solo una prima parte cdi qualcosa che porteremo avanti magari perché no, anche dopo che torneremo al Collegio dei Nobili" ci ha detto Pamela Vincoletto.
Come hanno vissuto gli alunni questa esperienza? Come è stato recitare con i coetanei della scuola slovena? Lo abbiamo chiesto a Ella della 4a: "E' stato molto emozionante, bello. Ho scoperto molte cose, mi sono divertita molto e facevo il ruolo della bambina del passato". Per Sara della 5a: "Molto divertente e anche un pò difficile, perchè facevo una damigella, loro avevano sempre lo sguardo alto e non dovevano gesticolare" e per Evelin della 6b della Pier Paolo Vergerio il Vecchio: "Lo spettacolo era molto divertente, era noiso dover aspettare tanto per metterlo in scena, ma penso che lo rifarei volentieri. Quanto torneremo al Colelgio dei Nobili mi mancheranno un paio di amici, perchè sono molto simpaciti e gentili."
Lo spettacolo è stato reso possibile grazie al comune di Capodistria, la CAN di Capodistria e dalla Comunità degli italiani Santorio Santorio. La presidente della CAN Roberta Vincoletto: "Devo dire che in realtà il primo che ci ha creduto è stato il nostro coordinatore culturale nonché presidente della Santorio Santorio Mario Steffè, che ha portato questa proposta di collaborazione con Egle Leban, questo progetto in presentazione già l'anno scorso alla scuola elementare Pier Paolo Vergerio il Vecchio. Lo ha fatto anche nostro, lo ha condiviso con la CAN, noi ci abbiamo creduto e riteniamo che simili iniziative di collaborazione siano un valore aggiunto e una cosa valida anche da proporre nel futuro." (ld)