Promosse dal Comune di Alghero di cui Fertilia fa parte, le tre giornate di caratura internazionale puntano, come dicono gli organizzatori, a coinvolgere cittadini e istituzioni di tutta Europa in un percorso rigenerativo che fa luce sulla storia e sulla memoria e che vuole dare un segnale forte e universale di unione tra i popoli. Un obiettivo condiviso dagli esponenti CNI che portano in Sardegna la testimonianza dei rimasti; una minoranza impegnata da anni nel non facile compito di mantenere in vita lingua, cultura e identità italiane nel territorio d’insediamento storico di Slovenia e Croazia. E così questa sera la vicepresidente della Regione Istriana, Jessica Acquavita, e il presidente dell’Assemblea UI, Paolo Demarin, parteciperanno ad una tavola rotonda intitolata 'Sulle rotte del Leone' che vedrà intervenire pure il presidente del Consiglio della Regione Veneto, Roberto Ciambetti, e i sindaci di Trieste e Gorizia, Roberto Dipiazza e Rodolfo Ziberna. Una presenza che conferma i forti legami che gli abitanti del luogo, nonostante lontananza e passare degli anni, continuano ad avere con le terre d’origine.
“Fertilia è una località simbolica per quanto riguarda l’esodo giuliano-dalmata, ma che anche prima ha avuto una storia particolare che abbiamo avuto modo di conoscere già anni fa, quando abbiamo intensificato la collaborazione con l’eco museo Egea”, spiega Paolo Demarin e racconta che da lì sono partiti alcuni validi progetti che sicuramente continueranno anche in futuro perché “la trasmissione della memoria alle nuove generazione è nelle nostre mani”. Nuove generazioni che vogliono riallacciare il dialogo, il contatto consapevoli dunque che la comune identità va salvaguardata. “Parlare di Fertilia, una località di all’incirca mille abitanti nella, per noi, lontana Sardegna, camminare per le sue strade e vie che portano i nomi di luoghi istriani, sentire gli abitanti che parlano in istroveneto e quelli più anziani in istrioto è un’emozione particolare, unica che ti fa sentire a casa”, dice ancora Demarin e conclude: “Dobbiamo salvaguardare questa nostra identità presente su entrambi le sponde dell’Adriatico perché in realtà siamo un unico popolo”.
Ritornando al programma va detto che il presidente dell’Unione italiana, Maurizio Tremul, e lo storico, nonché membro dell’esecutivo UI, Gaetano Benčić, assieme agli esponenti della Federesuli parleranno invece, domani mattina, nella parte dedicata al 'Futuro senza confini. Uniti verso un nuovo Protocollo di Zagabria', mentre i vicesindaci di Pirano, Rovigno e Pola, rispettivamente Christian Poletti, David Modrušan e Bruno Cergnul, parteciperanno, sempre domani, alla presentazione del libro 'Ritorno alla terra dei padri - Diario di Bordo', che racconta il viaggio del Klizia, l’imbarcazione di legno che nell’estate 2023 ha ripercorso a ritroso la navigazione compiuta nel 1948 da 53 famiglie di esuli istriani. Da segnalare infine che il ruolo di ambasciatore dell’attività culturale della nostra minoranza è stato assegnato al gruppo folcloristico della Comunità degli italiani di Dignano che a Fertilia darà dimostrazione dell’impegno profuso dalla componente italiana dell’Istria nel mantenimento e valorizzazione delle tradizioni, usi e costumi.