I soliti bene informati dicono che Aleš Bržan oggi avrebbe rotto gli indugi e che la carica di vicesindaco italiano sarà affidata a Mario Steffè. Il nome del presidente della Comunità degli italiani “Santorio Santorio” era cominciato a circolare insistentemente nei giorni scorsi, dopo che si era registrato un lungo braccio di ferro tra i sostenitori del sindaco, che avrebbero voluto Ondina Gregorich Dibatè e la Can Comunale che ha continuato a ribadire che quel posto doveva essere occupato da Alberto Scheriani.
Una vera e propria “telenovelas”, durata settimane, che ha coinvolto il sindaco, la Can comunale, Scheriani e la Gregorich, mentre Steffè che si è limitato a stare a guardare, esattamente come in campagna elettorale. Lui si non ha fatto altro che confermare, già a suo tempo, la sua disponibilità a ricoprire l’incarico e a ribadire, ai nostri microfoni, che l’ultima parola spetta al primo cittadino, aggiungendo però che se il vicesindaco italiano non avrà il consenso della Comunità nazionale italiana sarà “difficile credere che questa figura possa essere legittimata fino in fondo”.
Bržan negli scorsi giorni aveva cercato di ottenere il gradimento della Can Comunale per la nomina di Steffè, ma questo non è venuta. I consiglieri capodistriani hanno, infatti ribadito di voler rimanere fermi sul loro appoggio a Scheriani. Ora, dopo molti tentennamenti, il sindaco avrebbe deciso di risolvere la questione con una scelta che probabilmente ritiene “soft”. La nomina di Steffé, forse a parole non accontenterà la Can, ma sicuramente la scontenterà di meno di quella di Ondina Gregorich Dibatè.
Stefano Lusa