Sergio Tavčar è tornato a Capodistria per una serata in suo onore. L’occasione per rivedere colleghi e appassionati di sport è stata la presentazione del suo ultimo libro dedicato alla storia di TV Capodistria: “I pionieri”. Un titolo suggestivo per questo lavoro, che ripercorre la carriera di uno dei telecronisti iconici della rete televisiva capodistriana, che fece conoscere il basket, insieme a Dan Peterson, agli italiani.
Un racconto, anche durante questo incontro, ricco di aneddoti e riflessioni, caratterizzate dall’ironia nera di Tavčar, che con la sua verve ha intrattenuto i presenti. Al centro della sua narrazione l'epoca d'oro di questa emittente nata sul confine tra ordinamenti politici e culture diverse, che ha fatto sì che un ragazzo della minoranza slovena in Italia si ritrovasse a lavorare in un’emittente in lingua italiana in Jugoslavia, inventandosi con i suoi colleghi un modo nuovo di fare televisione.
Un grande amore quello di Tavčar per la televisione e soprattutto per lo sport, in particolare il basket jugoslavo, del quale fu un vero e proprio ambasciatore grazie ai suoi commenti sempre arguti e fuori dagli schemi. D'altronde all'inizio lui e il suo amico (nonchè collega) Sandro Vidrih erano convinti che nessuno li guardasse e, quindi, sentendosi liberi di parlare senza filtri, inventarono un modo nuovo di commentare lo sport.
Questo libro, come è stato ribadito più volte durante la serata, è "un vero e proprio monumento a TV Capodistria", una piccola emittente jugoslava, entrata per un breve periodo addirittura tra le proposte della Mediaset di Berlusconi, che per alcuni anni è riuscita a diventare un punto di riferimento per gli appassionati di sport in tutta Italia.
Barbara Costamagna