Come è ormai noto, il piano programmatico aziendale per il 2025 non è stato approvato a causa di una temporanea discordanza con il piano finanziario per lo stesso anno. In risposta, l’amministrazione di RTV Slovenia ha deciso di adottare una soluzione provvisoria, continuando a finanziare i programmi su base mensile, ovvero per dodicesimi, come previsto in tali circostanze. Tale decisione, conforme alla Legge sulle Finanze Pubbliche e allo Statuto dell’ente radiotelevisivo nazionale, resterà in vigore fino a quando il piano programmatico-aziendale non sarà approvato.
Fin qui tutto chiaro. Tuttavia, sorgono dubbi riguardo a quanto dichiarato in un comunicato ufficiale dell’amministrazione, nel quale si precisa che "è stata ricevuta dal fondatore una conferma scritta che nel 2025 verranno assegnati a RTV Slovenia ulteriori fondi dal bilancio statale per i programmi radiofonici e televisivi dedicati alle comunità nazionali autoctone italiana e ungherese".
A prima vista, questa sembrerebbe una buona notizia. Tuttavia, rimangono aperte diverse questioni: non è stato specificato l’ammontare di tali fondi, né è chiaro come verranno ridistribuiti. La veridicità di questa informazione è stata confermata dal membro del Consiglio RTV per i programmi delle minoranze, Andrea Bartole, il quale però non ha fornito dettagli sull’entità delle risorse.
Anche la Ministra della Cultura, Asta Vrečko, sembrerebbe non essere a conoscenza di questi sviluppi. Dal suo dicastero ci è stato suggerito di richiedere ulteriori chiarimenti all’Ufficio governativo per le nazionalità, ma al momento siamo ancora in attesa di una risposta, in particolare di una conferma sull’entità dei fondi destinati ai media delle minoranze. Lo stesso quesito è stato rivolto alla direzione di RTV Slovenia, che al momento risulta irreperibile. Pure Goran Forbici, Presidente del Consiglio di RTV ci ha detto di non essere a conoscenza della somma destinata ai programmi minoritari.

Dionizij Botter

Foto: MMC RTV SLO
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