Prendere visione delle novità- come spiegato dal presidente dell’esecutivo Marin Corva- emerse nel corso della recente riunione del Comitato di coordinamento dove i rappresentanti del Ministero affari esteri italiano e quelli della Regione Friuli Venezia Giulia hanno suggerito alcune modifiche rispetto alla programmazione accolta dall’ Assemblea a fine febbraio. Si tratta di piccoli cambiamenti che in pratica non vanno a intaccare la sostanza dei progetti.
Tra le correzioni vanno segnalati i 50 mila euro da destinare ai connazionali del Montenegro e la cancellazione dei 500 mila inizialmente previsti per l’ asilo italiano di Fiume. Cancellazione quest’ultima dovuta alla mancanza della documentazione necessaria visto che le nuove disposizioni contabili in Italia prevedono la contrattualizzazione degli interventi entro ottobre. Parte della somma- 300 mila euro- andrà ad aggiungersi ai 500 mila già previsti per la ricostruzione della Scuola Media italiana di Buie assicurando cosi un terzo dell’importo complessivo previsto per l’intervento mentre la parte mancante dovrebbe essere assicurato dal governo di Zagabria e dalla Regione istriana. E sempre per quanto riguarda il settore scolastico, da segnalare la disponibilità del CdC di delegare all’ Unione Italiana la realizzazione del MOF (Miglioramento dell’ offerta formativa) finora competenza dell’ Università popolare di Trieste e con alcuni progetti irrealizzati ancora dal 2014.
Come spiegata da Corva il finanziatore ha sollecitato un intervento a favore dell’Università popolare di Trieste che si aggira sui 200 mila euro. “Con l’Ente morale triestino i rapporti sono migliorati e solo nelle ultime settimane abbiamo avuto una serie di riunioni e contatti indirizzati a superare l’impasse dovuta alla loro crisi interna e al commissariamento e indirizzati all’attuazione dei progetti e alla realizzazione delle attività della CNI” ha affermato il presidente dell’esecutivo minoritario non mancando di rilevare come “si sperava che i mezzi necessari al normale funzionamento dell’UPT si sarebbero trovati altrove”.
Ora il Piano finanziario e la programmazione 2019 torneranno al vaglio –diventato formale- dell’Assemblea UI, convocata per il 31 luglio prossimo a Valle e quindi si spera in un’accelerata firma delle convenzioni che daranno il via, si spera in autunno, all’erogazione delle sovvenzioni e all’attuazione dei progetti.
Può la Comunità nazionale italiana di Slovenia e Croazia, unica e autoctona e può l’Unione Italiana riconosciuta da Roma istituzione rappresentativa degli italiani d’oltre Adriatico a sopperire alle lungaggini burocratiche che complicano all’inverosimile il finanziamento delle attività e il sostegno delle istituzioni?
“Un problema che ho più volte fatto presente rilevando le diversità legislative italo-croato-slovene” ci ha detto Marin Corva ricordano che nei paesi domiciliari i Piani finanziari sia per l’UI sia per le Comunità e le altre istituzioni vanno definiti -previe sanzioni- entro la fine dell’anno solare. “Da qui l’ipotesi di un raduno con tutti i finanziatori a novembre” ha concluso con una punta di ottimismo il presidente della Giunta esecutiva dell’ Unione Italiana.
Lionella Pausin Acquavita