“Gli aspetti dominanti del 2024 sono stati quelli internazionali: la guerra e tutto quello che succede quando c’ è un conflitto in atto. Poi se mi chiedete che cosa è successo qui da noi o cos’ è successo con la CNI l’approccio- naturalmente- è diverso poiché conosciamo meglio la questione sulla quale possiamo avere una qualche influenza maggiore”, esordisce Furio Radin e ricorda un’annata tranquilla dal punto di vista economico soprattutto grazie all’ aumento delle risorse garantite da Zagabria. Per quanto riguarda il “caso consulta UI di Capodistria il vicepresidente del Sabor dice: “Si tratta di un caso negativo, ai limiti di un piccolo golpe; decidere in modo separato può portare a situazioni molto più pericolose e le divisioni potrebbero essere più dolorose per chi le vuole che per chi – invece- non le vuole. Il mio consiglio è di mettersi d’accordo, di capire qual’ è il compromesso che va bene a tutti”.
A livello nazionale croato, Radin ricorda che “il 2024 con le parlamentari, europee e presidenziali è stato un anno super elettorale” ed in questo contesto - riferendosi all’ appoggio dei deputati etnici al governo- rileva: “A voler essere sinceri la maggioranza risicata fuoriuscita dalle politiche non è poi tanto male perché, quando la maggioranza è piccola ci si parla e si parla di più mentre quando è grande i partiti tendono ad essere più arroganti”. Tra le priorità future, il deputato della CNI, rileva l’attuazione del programma operativo sottoscritto con il premier Plenkovic e si sofferma principalmente sulla parte inerente al dialogo e alla collaborazione intergenerazionale. “In questa prima fase stiamo realizzando una serie di documentari con gli anziani, con i giovani, con giovani e anziani assieme onde promuovere i contatti, le relazioni tra le diverse generazioni con obiettivo lo scambio – da una parte- di esperienza, sapere e conoscenza su usi costumi e tradizioni e dall’ altra di cognizioni tecnologiche”.
Infine, negli auguri per il 2025 Radin tra le altre cose auspica un mondo migliore e più bontà. “I media ci bombardano di notizie negative e queste purtroppo ci sono e bisogna naturalmente affrontarle ma tutti noi vorremmo un mondo migliore. Io personalmente vorrei che si parlasse più del presente e del futuro e meno del passato e soprattutto che dal descrivere e criticare alcune situazioni si individuasse i modi per superarle”, dice Radin e aggiunge: “Auguro un Buon Anno a tutti i connazionali, agli amici dei connazionali e a tutte le persone buone. Quando una persona supera una certa età capisce che oltre all’ intelligenza e alla capacità è molto importante la bontà delle persone, perciò, il mio auspicio è che le persone buone ci assicurino un futuro più roseo”.
(lpa)