Oggi, 16 febbraio, e domani, 17, si svolgono le giornate informative durante le quali gli alunni che frequentano la nona classe potranno visitare le scuole medie superiori, partecipare a laboratori e scoprire il programma di ciascuna di esse. In Slovenia, in questo anno scolastico, termineranno la scuola primaria 21.305 studenti, e per il loro proseguimento negli studi superiori sono disponibili complessivamente 26.066 posti nelle scuole secondarie, con programmi di istruzione professionale inferiore e superiore, di istruzione tecnica superiore e nei programmi di liceo e istituti tecnici. Agli incontri informativi aderiscono anche i tre istituti con lingua d'insegnamento italiana: il liceo professionale Pietro Coppo di Isola e i licei Antonio Sema di Pirano e Gian Rinaldo Carli di Capodistria. Presso quest'ultimo, abbiamo incontrato Lea Škerlič, docente di arte figurativa, storia dell'arte e filosofia. La giovane prof ha esordito dicendo: "Abbiamo iniziato alle 9:00 con una presentazione generale del ginnasio, del programma di studi e delle attività che svolgiamo. Successivamente, abbiamo accompagnato i nostri ospiti attraverso le varie classi per permettere loro di osservare le ore interdisciplinari, conoscere gli studenti e i professori, e farsi un'idea dell'ambiente scolastico, ossia dell'atmosfera che si respira. Crediamo fermamente che siano le persone a definire la scuola, non l'edificio, e questa convinzione si è dimostrata oggi". Ricordiamo che a seguito della ristrutturazione dell'Istituto, sito presso il Collegio dei Nobili, il ginnasio provvisoriamente si trova nella casa dello studente. Ciò nonostante, le future matricole, i futuri studenti, sono sembrati molto interessati - "Anch'io ho avuto questa impressione, li ho trovati abbastanza attenti e presenti durante le lezioni. Anche durante questo momento un po' più informale, dopo le lezioni, li ho visti interagire con gli studenti delle classi superiori e sembravano abbastanza rilassati. È un buon segno. Speriamo che continui così".
La paura è spesso presente nelle decisioni dei giovani; predomina, infatti, l'incertezza, forse perché hanno l'impressione che a 14-15 anni stiano decidendo qualcosa che faranno tutta la vita. In merito, la docente ha tenuto a precisare - "È una decisione molto difficile da prendere a quest'età, ma tengo a sottolineare, come faccio anche con gli studenti, che non è una decisione incisa nel marmo e può essere cambiata. La vita ci porta spesso a fare scelte diverse da quelle che pensavamo a 14 anni e ciò non è necessariamente un risultato negativo. Quindi, è normale avere un po' di ansia, fa parte del percorso, ma tutto si risolverà. La vita ci porterà dove dobbiamo andare".
Un ruolo importante nella formazione dei ragazzi è occupato dai genitori - concorde anche la prof - "Il sostegno dei genitori è fondamentale e si riflette non solo nelle prestazioni degli studenti, ma anche nel modo in cui affrontano le sfide tipiche di questa fase così complessa".
Per concludere, alla docente abbiamo chiesto fino a quando è possibile presentare la domanda di ammissione - "Per quanto riguarda le domande di ammissione, solitamente vengono presentate ad aprile. Gli studenti sono solitamente assistiti dalla consulente delle scuole elementari e le domande vengono poi presentate qui, presso la sede, in seguito".
Corrado Cimador