Non è piaciuta ad Aurelio Juri, ex sindaco di Capodistria ed ex vice presidente dei socialdemocratici, la celebrazione del settantacinquesimo anniversario del “Ritorno del Litorale alla Madrepatria”, celebrata a Portorose con l’intervento della presidente della Camera, Urška Klakočar Zupančič.
La Presidente nel suo intervento aveva ricordato gli orrori del fascismo, la lotta dei partigiani sloveni, i connazionali rimasti nei territori in Italia, ma non una parola, ha sottolineato Juri, che ha scritto una lettera alle massime cariche dello Stato, come il presidente Borut Pahor, il premier Robert Golob , e alla stessa presidente Urška Klakočar Zupančič, alla lotta dei partigiani italiani, all’esodo, fra l’altro in una cerimonia tutta in lingua slovena, ma organizzata in una zona bilingue come Portorose.
“Da tutta la vita, non solo da quando sono in politica, – dice Juri - cerco di far capire a chi di dovere che non basta avere le regole scritte sula Costituzione e sulle leggi, ma che si devono anche applicare, osservare, metabolizzare, e alla celebrazione del settantacinquesimo anniversario del riconoscimento del Litorale sloveno alla Madrepatria, che si è svolto a Portorose, quindi in territorio bilingue, dove le regole di cui sopra fanno ormai parte del vivere comune per la cultura del posto, il bilinguismo non c'è stato”.
“Nel discorso la Presidente del Parlamento – ha aggiunto - ha ricordato e giustamente onorato il ruolo degli sloveni del Litorale dell'antifascismo, nella lotta partigiana, nella riunificazione della regione alla Jugoslavia, e con ciò alla Slovenia, ha pianto il fatto che molti sloveni sono rimasti al di là del confine, in Friuli Venezia Giulia, sacrificati quindi dal Trattato di Parigi del ‘47 che restituì il litorale alla madrepatria, ma divise il corpo etnico sloveno”.
“Fin qui tutto a posto, ma non c’è stato alcun cenno al contributo dei partigiani italiani, che hanno a combattuto fianco a fianco con gli sloveni e con gli altri jugoslavi per la liberazione dal fascismo e dal nazismo e la riunificazione del litorale alla Slovenia. Nessuna parola neanche sull’esodo di 200 mila e più italiani che dall’Istria, dalla Dalmazia e dal Quarnero che pure soffrirono questa storia”.
“Chi rimase siamo noi, siamo gli eredi di quei pochi che restarono, e facciamo parte della Comunità nazionale italiana autoctona, che si sente protagonista e a pari diritti con gli altri cittadini della Slovenia e si onora di avere questa legislazione così progressista”.
“Voglio ricordare – conclude Juri - che a proporre la legge che ha sancito Giornata nazionale l'anniversario del riconoscimento del Litorale sloveno alla Madrepatria siamo stati, tra gli altri parlamentari, anche io e Gasparini, due rappresentanti della comunità italiana”.
Alessandro Martegani