All’ordine del giorno della riunione non c’era l’esonero della preside di cui si discute oramai da un anno. Per Evelin Kolarec Radovac la questione verrà presa in esame “al termine dei trenta giorni che il ministero ha per rispondere alla richiesta di parere. Ufficialmente il termine scadeva ieri ed ancora oggi il ministero ha tempo per poterci inviare una possibile risposta, perciò dobbiamo attendere”.
Intanto tra il ministero ed il Consiglio d’istituto non è mancato un batti e ribatti sulla procedura ispettiva avviata alla fine di agosto, dove sono stati acquisiti i verbali delle riunioni dell’organismo. Una modalità, questa, contestata a Isola, ma da Lubiana fanno sapere che tutto è perfettamente nella norma e che gli ispettori possono valutare la correttezza del lavoro di qualsiasi organismo scolastico.
Alla riunione, rigorosamente a porte chiuse, non sono mancate le scintille. Egidio Krajcar è stato espulso dalla seduta dopo un battibecco con la presidente Kolarec. “È passato già un anno dal momento in cui si è cominciato a parlare dell’esonero. L’assenza della preside per malattia e le pressioni che si fanno su di essa si riflettono sulla scuola. La scuola non funziona”.
Accuse che la Kolarec respinge fermamente: “Il consiglio, dopo l’uscita del signor Krajcar, conferma che non si sente responsabile di questa situazione. La responsabile è la preside, pertanto se ci sono delle irregolarità o delle cose che lei avrebbe dovuto fare è non ha fatto sono responsabilità sua e non del Consiglio. Non siamo noi che siamo responsabile del processo pedagogico”.
Intanto ad aggiungere carne al fuoco, in questi giorni, è arrivata anche la notizia della mancata proroga del contratto al rappresentante sindacale, che di fatto, così, resta senza lavoro. A reagire è stato anche il sindacato di categoria che ha definito il fatto una ritorsione ed una intromissione nella libera attività dei sindacati ed ha rimarcato che l’educatore in questione il mese prossimo dovrebbe acquisire anche il titolo accademico necessario per l’assunzione in pianta stabile.
Stefano Lusa