Il gruppo etnografico “La Famea dei salineri” della Comunità degli italiani “Giuseppe Tartini” di Pirano è stato fondato nel 2004 per far conoscere una parte della cultura e delle tradizioni legate al lavoro nelle saline di Sicciole e patrimonio della locale cultura italiana.
I salineri sono sicuramente tra le realtà più attive del sodalizio piranese e il loro gruppo conta attualmente una decina di partecipanti, che si agghindano con i tradizionali vestiti indossati dai lavoratori delle saline trasportando gli attrezzi e gli utensili cari ai vecchi piranesi: come i tapperini, la mastela per il bucato, la tavola per la polenta, la damigiana per il vino, ma anche foto di famiglia e del santo patrono protettore della città, San Giorgio.
Il gruppo è impegnato nel far conoscere le vecchie tecniche di coltivazione e raccolta del sale oltre che i giochi e le tradizioni antiche legate alla cultura locale italiana e in questi anni è stato spesso ambasciatore di Pirano in Slovenia e in Europa in diverse manifestazioni di portata nazionale e internazionale, come l’Expo di Milano.
Per il quasi ventennale lavoro di recupero delle tradizioni locali e gli eccezionali risultati conseguiti dal gruppo etnografico, il Comune ha, quindi, deciso di assegnargli il prestigioso Riconoscimento Tartini per l’anno 2021, che verrà consegnato dal sindaco Đenio Zadković l’8 febbraio in occasione della Giornata della cultura.
“Siamo contenti e orgogliosi di ricevere questo premio, perché è un riconoscimento al lavoro che abbiamo svolto in tutti questi anni”, commenta il capogruppo Giorgina Rebol, impiegata per quasi trenta anni nelle saline. Un legame forte con la tradizione della coltivazione del sale e con la comunità degli italiani, sono le motivazioni che dopo tanni anni continuano a spingere lei e i suoi compagni a portare avanti questo progetto, spiega la Rebol, assicurandoci che, età permettendo, tutti i partecipanti continueranno ad impegnarsi in questa che loro considerano una vera e propria missione, con l’augurio di trovare il supporto delle giovani generazioni, per far sì che anche in futuro resti viva la cultura del territorio e la conoscenza di questo lavoro così peculirare, che, ovunque si vada, ci racconta Giorgina, continua ad affascinare tutti coloro che vengono a conoscenza dei segreti delle saline.
Barbara Costamagna