Il dibattito al Parlamento di Zagabria sull'attuazione della legge costituzionale sui diritti delle minoranze nel 2019 e nel 2020 è stato un'occasione per fare il punto della situazione nel campo della tutela delle etnie in Croazia. Secondo la nuova vicepremier con delega per le attività sociali e i diritti umani, Anja Šimpraga, i progressi sono palpabili soprattutto nella sfera dell'istruzione e dell'autonomia culturale delle minoranze. Moderatamente soddisfatto il vicepresidente del Sabor e deputato della Comunità nazionale italiana, Furio Radin, secondo il quale però bisogna fare di più per assicurare il bilinguismo e anche per risolvere i problemi connessi agli esami della Maturità di Stato nelle scuole italiane. Furio Radin ha pure stigmatizzato le tesi di quanti continuano a sostenere che le minoranze in Croazia godano di una situazione privilegiata. In tal modo, ha avvertito il deputato italiano, non si fa altro che alimentare un clima d'intolleranza nel Paese. Da rilevare infine che grazie alla prossima manovra finanziaria dovrebbero essere stanziati ancora un milione e centomila euro per le iniziative e i progetti a favore dell'autonomia culturale della Comunità nazionale italiana. Se le previsioni saranno rispettate i finanziamenti a favore della minoranza nel 2022 dovrebbero arrivare così a un importo complessivo pari a 5 milioni 500mila euro.
Dario Saftich