La Costituzione della Repubblica di Slovenia venne approvata il 23 dicembre del 1991 e proclamata dall’allora Presidente del Parlamento, France Bučar. In occasione del trentesimo anniversario da quella tappa fondamentale della giovane repubblica, la Can costiera ha deciso di ripercorrere con Roberto Battelli i momenti salienti che nel 1991 hanno portato all’inserimento e riconoscimento dei diritti particolari della Cni nella Costituzione; come ha spiegato Andrea Bartole, segretario della can costiera
Andrea Bartole: “Il trentesimo della costituzione della Repubblica di Slovenia mi sembrava giusto e opportuno ricordare anche i 30 anni che ne è l’atto di fondamento, ovvero l’atto giuridico di rango più elevato. Era giusto parlarne perché’ all’interno di essa vi sono anche i diritti particolari della comunità nazionale italiana.
Per l’occasione ha inviato un messaggio pure il Presidente della Repubblica Borut Pahor il quale ha spiegato che nel 1991 come delegato dell’allora assemblea ha partecipato ai lavori della commissione costituzionale “Mi ricordo con piacere della collaborazione con l’allora deputato e amico Battelli e lo voglio ricordare come una persona leale e un grande difensore dell’interesse e dei diritti della comunità nazionale italiana. Anche grazie al lavoro svolto dal deputato della Cni, la Slovenia ha approvato una costituzione in grado di garantire il mandato ad entrambi i rappresentanti delle minoranze”. La base della costituzione, ha spiegato Battelli è stato un documento approvato da un gruppo di intellettuali, su questa bozza abbiamo poi iniziato a lavorare sulla futura costituzione. Nominato a membro della commissione incaricata della stesura definitiva della costituzione ero pure membro del gruppo di lavoro per il capitolo dei diritti umani.
Roberto Battelli: “Per quanto riguarda lo status delle minoranze abbiamo tentato di salvaguardare quello che di buono c’era già, ovvero il corpo di alcuni importanti diritti gia0’ sanciti precedentemente, il che facilitava il lavoro tutelando i diritti acquisiti e ampliandoli dove fosse necessario e possibile”.
Intervenuto anche il deputato al seggio specifico Felice Žiža ha spiegato che la costituzione slovena è reputata nel suo insieme e nel particolare per quel che riguarda i diritti delle due comunità nazionali una delle migliori in Europa
Felice Žiža: “La particolarità per qual che riguarda i nostri diritti è la presenza del diritto al doppio voto, caso unico in Europa e ne andiamo orgogliosi. Poi ci sono tutta una serie di articoli che esprimono tutti quelli atti internazionali dal trattato di pace al Memorandum di Londra, al trattato di Osimo e ai vari trattati europei che sono stati accolti che ci danno la possibilità di vivere appieno i nostri diritti sul territorio, ma il problema consiste nell’attuazione effettiva”.
Per quanto riguarda invece la problematica dei quadri e dei finanziamenti dei programmi italiani del centro regionale Rtv di Capodistria Žiža ha detto che negli ultimi tre anni è stato arginato il problema della carenza dei quadri che negli ultimi anni è stata del 25 per cento “Avevamo la grande occasione, che l’ha avuta anche l’onorevole Battelli negli anni passati, una quindicina di anni fa, di poter scegliere e decidere di passare dal finanziamento dal piano finanziario di RTV di Slovenia a quello del governo. Già quella volta i nostri dirigenti non erano riusciti a decidere di passare da un sistema di finanziamento all’altro, anche quest’anno si poteva fare questa scelta; quindi, di passare al finanziamento direttamente dal bilancio dello stato, ma la dirigenza con la consulenza di qualche giornalista ha preferito rimanere nell’ambito del finanziamento pubblico di RTV Slovenia. Io non so se era meglio passare dall’altra parte o meno, nessuno di noi è in grado di decidere perché’ sappiamo quello che abbiamo rimanendo nell’ambito di Rtv di Slovenia ma non sappiamo quello che può succedere passando al finanziamento da parte del bilancio dello stato; poteva forse essere una soluzione che ci dava una certa tranquillità per i prossimi anni ma oramai la decisone è stata presa e rimaniamo così”.
Dionizij Botter