Nuovamente ai nastri di partenza il concorso Istria Nobilissima, segnato da due anni di pandemia, ma ancora sempre vivo e vitale. Espressione di una comunità nazionale italiana che anche nei momenti più difficili continua a trovare nell'arte e nella cultura uno strumento di valore, appuntamento da non mancare per gli autori già noti, banco di prova e trampolino di lancio per i più giovani.
La risalita registrata nel 2021 in termini di partecipazione e di premi assegnati fa ben sperare per la nuova edizione, numero 55, della storica manifestazione promossa dall'Unione italiana e dall'Università popolare di Trieste. Il bando, con scadenza il 16 maggio, ricalca una formula consolidata, con le usuali categorie, che contemplano la poesia e la narrativa (anche in dialetto), i saggi di vario argomento, i testi teatrali, le arti visive nelle diverse declinazioni compresa la fotografia, l'arte digitale e il video, e poi ancora il cinema e la televisione, la composizione e l'esecuzione musicale. Una costante anche la categoria estero, riservata agli istriani, fiumani e dalmati nel mondo, a cui Istria Nobilissima vuole proporre un'occasione di ritorno culturale. Attenzione, poi, per i giovanissimi. Ragazzi e ragazze fino ai diciotto anni di età possono concorrere in ogni categoria per un premio speciale e due menzioni. Infine, alla 54esima edizione del concorso è abbinato come di consueto il premio giornalistico, destinato agli operatori dell'informazione.
Sono trascorsi poco più di due mesi dalla diffusione dei risultati della tornata 2021 e ci piace ricordare, per concludere, ciò che ci disse Mario Simonovich, primo premio per la poesia: Istria Nobilissima, con le sue cerimonie annuali, è molto più che una tradizione.
"In realtà penso che Istria Nobilissima siamo noi. Nel senso che confermiamo attraverso questa manifestazione che va avanti da tanti anni - dal 1967 - , confermiamo di essere presenti, di essere parte di questa terra, di essere profondamente radicati in questa terra, e al contempo culturalmente e idealmente legati alla nostra nazione madre. Per cui sono molto contento di questo riconoscimento, e lo sono anche per gli altri vincitori; vuol dire che siamo ancora qui, che siamo vivi e cerchiamo di adoperarci. E non è facile, dati i tempi che corrono".