Appoggio unanime e incondizionato della Commissione esteri della Camera dei deputati del Parlamento italiano alle istanze presentate dagli esponenti della CNI di Slovenia e Croazia.
Un sostegno completo e trasversale- dunque- quello della Commissione esteri alle richieste della nostra minoranza.” Siete una realtà che va riconosciuta e della quale andare fieri” si è sentito dire in tutti gli interventi che hanno appoggiato la proposta iniziale di Piero Fassino ovvero di farsi interprete presso il governo delle esigenze della CNI dimostrando così la completa disponibilità della Commissione ma anche delle forze politiche ivi rappresentate nel garantire le condizioni di sviluppo della minoranza come pure dei suoi organi d’ informazione.
Ed è stato il deputato italiano al parlamento di Lubiana, Felice Žiža ad evidenziare i problemi di RTV Capodistria con in primo piano l’interruzione della trasmissione satellitare, fatto che potrebbe avere conseguenze deleterie per tutto il microcosmo minoritario. Da qui la richiesta a Roma, di rivedere la decisione del 2013 sull' impossibilità di finanziare il satellite e l’auspicio di apertura di un tavolo negoziale tra Italia-Slovenia e Croazia volto alla soluzione di questo ma anche di altri problemi.
Anche Marko Gregorič, vicepresidente della Giunta esecutiva UI, ha parlato del satellite ricordando che si tratta di 260 mila euro. Tra le priorità evidenziate pure quella del sostegno -tramite la legge sulla stampa italiana all’ estero- all’Edit e alla Voce del Popolo il più longevo quotidiano in Croazia. “I nostri non solo sono mezzi d’ informazione ma istituzioni culturali vere e proprie che con il quotidiano lavoro testimoniano la presenza della lingua e cultura italiane in Slovenia e Croazia” è stata detto tra l’altro a Roma.
Il presidente dell’Unione italiana, Maurizio Tremul, intervenuto per primo ha richiesto all’ Italia di continuare a sostenere moralmente la CNI e vigilare sull’ attuazione dei diritti garantiti dagli stati domiciliari. Oltre che ad un’interlocuzione diretta tra Roma e Unione Italiana, e dunque senza intermediari, Tremul ha chiesto l’aumento di un milione di euro per le tranche 2020 e 2021 della 73/01 e la stesura- in tempi brevi - di una Legge d’ interesse permanente. In conclusione, il presidente UI ha perorato pure la causa dei finanziamenti agli esuli e della rappresentatività parlamentare della minoranza slovena in Italia.
Ultimo ad intervenire dando una dimensione politica all’ audizione il deputato italiano nonché vicepresidente del Sabor di Zagabria, Furio Radin. “Vi abbiamo chiesto cose concrete necessarie alla nostra salvaguardia e sopravvivenza e a garantire dignità e autonomia politica all’ unica minoranza italiana autoctona. Siamo italiani all’ estero che non sono mai andati via da casa propria. Quando si capisce questo si capisce tutto” ha detto tra le altre cose Furio Radin.
Lionella Pausin Acquavita