A Gallesano i rappresentanti della Comunità nazionale italiana confermano pieno appoggio all' Unione Italiana, irrinunciabile istituzione rappresentativa e unitaria della minoranza italiana in Slovenia e Croazia.
Un centinaio tra presidenti di Comunità degli italiani, presidi di asili e scuole ed esponenti di altre istituzioni hanno aderito all'incontro. Una riunione che si è svolta a porte chiuse, convocata per fare il punto della difficile situazione politica e finanziaria in cui si trova il nostro gruppo nazionale. Al presidente dell’Assemblea UI, Paolo De Marin il compito di illustrare i risultati dell’incontro: “Abbiamo concluso che tutte le istituzioni, tutte le componenti del gruppo nazionale italiano, riconoscono l'Unione Italiana quale suo massimo organo rappresentativo e anche la definizione di soggettività del nostro gruppo è l'unitarietà”.
Pesa in modo particolare il blocco causato dalla crisi e dalle inadempienze dell’Università Popolare di Trieste per parte dei contributi italiani per il 2018 e il conseguente mancata attuazione delle attività, ma pesa ancor di più la consapevolezza di esser arrivati a metà maggio e non aver certezza su piani e programmi 2019, peraltro approvati dall' Assemblea UI a febbraio. Anche perciò i rappresentanti delle istituzioni minoritarie, ieri sera a Gallesano, hanno voluto ribadire che presenteranno i progetti già approvati dall’Assemblea al bando per l’assegnazione dei contributi emesso dalla regione Friuli-Venezia Giulia. Una decisione questa che come precisato da De Marin ha ottenuto nel corso della riunione il “massimo appoggio”.
Lionella Pausin Acquavita