Con gli auguri del Presidente della CAN isolana Marko Gregorič al consigliere Felice Žiža si è dato il via alla scelta del vicesindaco che dovrà prendere il posto del neodeputato al seggio specifico al Parlamento sloveno, in quanto si tratta di un incarico non compatibile con il ruolo ricoperto attualmente da Žiža a Lubiana. La consigliera comunaleer il periodo che manca alle prossime amministrative.
A sostenere la Šlosar è intervenuto lo stesso Žiža che per prima cosa ha voluto rispondere alle critiche mosse alla Can e ai consiglieri comunali da Bruno Orlando sull’inefficacia, secondo lui, del loro lavoro per quanto riguarda l’applicazione del bilinguismo. Žiža ha difeso il loro impegno sul bilinguismo, affermando che è stato, invece, Bruno Orlando in passato a non fare il proprio lavoro sulla legge elettorale, tanto da doversi dimettere. “La Can costiera ha le sue colpe”, ha aggiunto, “ma sul bilinguismo abbiamo lavorato bene e credo che Ambra Šlosar abbia l’esperienza sufficiente per ricoprire il ruolo di vicesindaco”. “Sarò sempre affiancata da Felice Žiža”, è intervenuta la Šlosar, confermando di sentirsi pronta a prendere su di sé questo impegno".
La Presidente della Commissione per l’accertamento del diritto di voto degli appartenenti della CNI del Comune di Isola, Selene Mujanovič, ha relazionato sul lavoro svolto. Iscritti in un anno 102 connazionali alle liste particolari, e solo in due casi c’è stata la contrarietà della Presidente perché i candidati non erano nati in Slovenia, e quindi secondo lei non erano da considerarsi idonei. Infatti, secondo la Mujanovič solo coloro che possono dimostrare stretti legami con la Comunità isolana possono essere iscritti, mentre ad esempio un candidato trasferito dall’Italia ad Isola non può far parte della lista particolare. “Il regolamento di procedura parla di due voti su tre e in quel caso la Presidente ha valutato di non iscriverli, quindi le due candidature sono state congelate”, ha spiegato il Presidente della Can Marko Gregorič, dicendo che “la Presidente ha il diritto di non firmare, ma il problema che è emerso è la mancanza di criteri che dovrebbero essere forniti dalla Can costiera, come detto anche nella legge”. Ha ricordato anche le critiche che sono state rivolte alla Can isolana durante le scorse elezioni per non aver pubblicato i criteri, che secondo Gregorič però allo stato attuale non esistono. "È’ necessario definirli, anche in vista delle prossime elezioni”, ha concluso il Presidente, invitando alla discussione. Posizioni diverse su questo tema tra i vari consiglieri. Se da un lato alcuni hanno invitato a riflettere sull'opportunità di mettere criteri troppo stringenti, escludendo anche persone di cultura italiana ma non “autoctone”; dall’altro si chiedono parametri più rigidi, che escludano tutti coloro che non rientrano strettamente nella categoria dell’”autoctonia”, i cui criteri in ogni caso non risultano ancora chiari. Viste le divergenze si è deciso di lavorare per la definizione dei criteri in vista della prossima elezioni.
Proposto, anche, di tornare a votare per le amministrative a Palazzo Manzioli, per evitare alcuni inconvenienti avvenuti nell’ultima tornata elettorale.
La riunione è poi continuata a porte chiuse.
Barbara Costamagna