Foto: Valerio Fabbri/Radio Capodistria
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L'accordo siglato nel maggio 2023 fra governo e rappresentanti delle comunità nazionali autoctone italiana e ungherese si sta realizzando progressivamente, con alcuni punti già completati e altri in fase di esecuzione. Il deputato al seggio specifico della minoranza italiana, Felice Žiža, spiega così ai nostri microfoni la soddisfazione per l'approvazione arrivata ieri nella commissione competente: »I settori e i ministeri più importanti sono l’Istruzione, la Coesione e i progetti europei, il ministero della Cultura, ma in particolare l’ufficio nazionalità del governo della Repubblica di Slovenia«. Questa soddisfazione si basa su una collaborazione positiva e costruttiva tanto con il governo quanto con tutti i deputati, al punto che il ristretto margine con il quale sono state approvate le modifiche nasconde qualche disallineamento all’interno della maggioranza stessa, perplessa per l’approvazione con i voti dell'opposizione di una delibera così ampia e generale che potrebbe essere replicata in altre commissioni. Per quanto riguarda la comunità nazionale italiana, gli incrementi di spesa sono positivi soprattutto per l’edilizia scolastica, con una dotazione di 6,5 milioni di euro l’anno per le ristrutturazioni, per la formazione dei docenti, e per un +4% per le attività e i progetti culturali. Come detto anche l’ufficio nazionalità avrà un budget più ampio - 16.9 milioni e 17.1 milioni rispettivamente per il 2025 e per il 2026 -, ma Žiža va oltre e punta su maggiori stanziamenti anche dall'Italia per le attività economiche: »Sì, è sicuramente importante e positivo che per il 2025 si passerà a 500 mila euro di finanziamenti all’anno per i prossimi 4 anni. Però non siamo soddisfatti perché vogliamo raggiungere un’intesa con la Repubblica italiana, come peraltro inserito nell’accordo di collaborazione, di creare un fondo tra Slovenia e Italia per lo sviluppo della base economica. Questo dovrebbe portare finanziamenti fino a 5 milioni all’anno, da parte di entrambi i paesi, rispettivamente per la comunità nazionale italiana in Sloveia che per la comunità nazionale slovena in Italia.»

Valerio Fabbri

Un momento dell'intervento del deputato Felice Žiža, che ancora una volta ha deciso di esprimersi in italiano nell'organo competente. Foto: Valerio Fabbri/Radio Capodistria
Un momento dell'intervento del deputato Felice Žiža, che ancora una volta ha deciso di esprimersi in italiano nell'organo competente. Foto: Valerio Fabbri/Radio Capodistria
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