Con la celebrazione dell'anniversario la Comunità di Rovigno ha confermato di essere l'anima della città, un'anima fatta di storia, tradizione e cultura. Il suo percorso storico è stato illustrato dalla presidente Viviana Benussi: "Rovigno è stata in effetti l'ultima comunità a costituirsi in tutta la regione istriana, a Fiume e dintorni poichè la popolazione rovignese era prevalentemente italiana e agli inizi non aveva bisogno di una comunità". Però poi anche Rovigno dovette fare i conti con l'esodo del secondo dopoguerra, per cui nacque la Comunità, o meglio l'allora Circolo Italiano di cultura. Che cosa rappresenta la Comunità per Rovigno? Risponde il vicesindaco italiano David Modrušan: "Rappresenta quello che è la città, l'essenza, l'anima della città. Spesso mi piace definirla uno scrigno che contiene quella parte più bella, i valori della città, tradizione, lingua, storia". Molto apprezzato il pensiero sulla Comunità da parte del Console Generale d'Italia a Fiume Davide Bradanini: "Parlare dell'importanza dell'italianità di Rovigno è davvero riduttivo perchè Rovigno è cultura italiana, cultura veneta, cultura romanza, cultura latina sia nella storia che nel presente". Tanti messaggi di auguri dalle numerose autorità in sala. Di notevole spessore il programma artistico culturale con il coinvolgimento degli alunni delle scuole elementare italiana "Bernardo Benussi" e Media superiore italiana. La ciliegina sulla torta è stato il gran finale con tutti gli esecutori sul palco che hanno cantato "La viecia batana", la bandiera folk di Rovigno.
Valmer Cusma
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