Le antiche tradizioni, i sapori e gli odori delle Saline, questo il patrimonio che si vuole preservare con iniziative come "La cucina delle Saline".
Lo ha spiegato nella presentazione iniziale il presidente della Can di Pirano, Andrea Bartole, che ha aggiunto che con questi appuntamenti si vuole dare visibilità alle saline ed a tutto il parco naturale, per incrementare le visite.
Fulvia Zudič, attiva nell'organizzazione di questo evento ha inoltre ringraziato per la collaborazione la Can di Isola rappresentata, in questo caso, dal vicesindaco italiano isolano, Agnese Babič, presente all'evento. Oltre alla presentazione del libro "Sapore di Mare, l'antica cucina istriana" di Lucija Čok, c'è stata anche l'occasione di ascoltare la coinvolgente spiegazione di Maria Grazia Benussi sulle piante spontanee presenti sul territorio, in particolare di quelle che si usano nella cucina locale, senza dimenticare l'importante digressione sulle piante tossiche, utile quindi ai neofiti che volessero accostarsi a queste esperienze culinarie.
Quali sono le piante e le erbe più usate nella cucina tradizionale delle saline? Ce lo spiega proprio Maria Grazia Benussi: "Con il radicchio selvatico si possono fare delle insalate con le uova sode ed i fagioli. Con il finocchio ed altre verdure si fa la zuppa, si fa il ripieno per i ravioli, si fa saltare in padella con le uova, insomma sono versatili, lo sanno bene le donne del paese. Ho fatto anche il famoso olio di iperico, detto anche 'kantarion', ottimo per le scottature e le ferite. È grazie all'amore per le piante che ho imparato tutte queste cose, fin da bambina ho avuto la curiosità di conoscere ed imparare più cose possibili sulle piante locali. È proprio una passione innata. Io magari non mi ricorderò di una persona, ma sicuramente mi ricorderò di dove cresce una pianta, un albero, specialmente in Istria".
Davide Fifaco