È dal 1991 la voce ufficiale del CRS, e dell'attività del Centro di ricerche storiche di Rovigno ci dà periodicamente puntuale e sintetica notizia. Le nuove pubblicazioni e quelle di prossima uscita, le presentazioni di libri, gli incontri, la partecipazione dei ricercatori a convegni e seminari, i progetti in corso. Tra le pagine di questo nuovo numero, 74esimo della "Ricerca", anche alcuni brevi saggi. Come quello di Rino Cigui sul ruolo del Provedditore alla Sanità in Istria, una figura istituita dalla Repubblica di Venezia dopo la catastrofica pestilenza che colpì i territori della Serenissima fra il 1630 e il 1632. O il contributo in cui Paola Delton mette in fila le varie espressioni che la minoranza italiana ha usato nel tempo per definire sé stessa, tra queste gruppo nazionale e gruppo etnico italiano, mentre oggi si preferisce parlare di una comunità nazionale italiana. Nomi diversi che corrispondono anche a una diversa percezione di sé.
Altro spunto: la Pietas Julia, una delle più antiche società nautiche italiane, fondata a Pola nel 1886, di cui discorre Franco Stener.
Il focus principale è però sul cinquantesimo anniversario della fondazione del CRS, con l'allocuzione ufficiale pronunciata dal prof. Giovanni Radossi, storico direttore, in occasione della cerimonia per il mezzo secolo dell'istituto che più di altri ha operato per la salvaguardia della storia, della cultura, dell'identità della minoranza dal secondo dopoguerra ad oggi. Non manca infine uno spazio dedicato al passaggio di testimone alla guida del Centro, con un ritratto di Orietta Moscarda Oblak, neodirettrice, in carica dallo scorso dicembre.

Ornella Rossetto

Il logo del Centro di ricerche storiche di Rovigno
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