Il ministro degli Interni del governo della Repubblica di Slovenia, Aleš Hojs, ha risposto all’Unione Italiana sull’adozione di misure alternative in merito all’attraversamento dei confini di Stato con l’Italia e con la Croazia. A renderlo noto il presidente della Unione italiana Maurizio Tremul che esprime i suoi ringraziamenti al ministro ”per l’attenzione che rivolge alle regioni confinarie e alla limitazione dei disagi per le popolazioni che qui vi risiedono”.
“Un attestato di sensibilità e cura fortemente apprezzato da tutte le cittadine e da tutti i cittadini”, continua Tremul, “in particolare dagli appartenenti alle Comunità Nazionali Slovena e Italiana che vivono nell’area transfrontaliera italiana, slovena e croata”.
A quanto si apprende nella missiva Hojs avrebbe riportato la lista di categorie che rientrano nelle eccezioni per l’attraversamento dei confini in quanto vivono lungo la linea della frontiera, e le motivazioni che avrebbero spinto il governo sloveno ad adottare queste misure, atte a ridurre la possibilità di diffusione del contagio nel paese.
Hojs avrebbe anche ricordato l’introduzione a partire dalla scorsa settimana della possibilità di effettuare test rapidi gratuiti per i cosiddetti transfrontalieri. “L’Unione Italiana”, in conclusione, “esprime l’auspicio che, in un rapporto di dialogo con i Paesi vicini, si possano adottare di comune accordo, come suggerito dalla Commissione europea, le appropriate misure per l’attraversamento dei confini statali che, nel rispetto delle precauzioni per il contenimento dell’epidemia da COVID-19 SARS-CoV-2, consentano una quanto più libera circolazione delle persone che vivono e lavorano nella regione transfrontaliera italo-slovena-croata così straordinariamente unica e vitale”.
Barbara Costamagna