Il bilinguismo secondo Loredana Bogliun, docente universitaria ed esperta del tema, è un fenomeno complesso, nel quale si intersecano aspetti psicologici, linguistici e sociali. Si è iniziato con una breve lezione frontale, nella quale la Bogliun ha introdotto i concetti principali come se si trovasse davanti a un gruppo di studenti totalmente a digiuno di questi temi. Secondo lei per prima cosa è fondamentale promuovere il bilinguismo istituzionale, perché proprio a partire da questo si può estendere l’utilizzo delle lingue minoritarie a tutti gli ambiti del nostro quotidiano.
“Bisogna far applicare la legge” e “non possiamo pensare che non si possa fare nulla”, ha detto la professoressa. Un invito ad agire, il suo, volto a motivare i presenti, visto che negli interventi di alcuni si essi è emerso scetticismo e pessimismo rispetto la possibilità di vedere rispettato il diritto ad usare la propria lingua. “Sarebbe necessario coinvolgere i politici” secondo lei, ma "a questi", ha commentato Clio Diabaté, "forse questo tema non interessa visto che nessuno di loro ha pensato di partecipare all’evento".
"Un'assimilazione strisciante" quella messa in atto dalla maggioranza in questi decenni secondo la Bogliun, che ha commentato così il racconto di Daniela Paliaga sul suo tentativo, attraverso un politico del partito Sinistra, di trovare a Lubiana qualcuno con cui dialogare per rivedere le modalità di insegnamento dell'italiano nelle scuole slovene sempre più scadente, senza ricevere sino ad ora alcun tipo di risposta.
Purtroppo, l’invito a non ridursi ad una seduta di autocoscienza è stato accolto solo parzialmente dai partecipanti e la serata è proseguita con una lametatio generale, nonostante la Bogliun abbia invitato tutti i presenti a superare il loro pessimismo cosmico ed ad agire "in modo costruttivo", perchè solo con "un atteggiamento positivo” si può costruire "una società armonica” per tutti, dove l’italiano diventi un valore per tutto il territorio. Solo se esisterà "la volontà collettiva della nostra comunità linguistica di parlare italiano", cambierà qualcosa anche "nel nostro contesto sociale", perchè sono "speranzosa" che anche "gli altri" comprenderanno "questa potenzialità", ha concluso la Bogliun.
Barbara Costamagna