Avvalendosi dell’archivio dell’esponente minoritario, Neven Šantić oltre che a riuscire a illustrare perfettamente la personalità e il carattere di Radin, il suo impegno politico rivolto sempre alla tutela e sviluppo dei diritti umani e civili, ci offre uno spaccato di quella che è stata l’evoluzione della Croazia dalla sua costituzione in qua. “Un lavoro impegnativo, ma di grande soddisfazione considerando la quantità di materiale, documentazione, giornali accumulati da Radin in oltre 30 anni di attività parlamentare”, ha detto l’ autore. Soddisfatto pure Furio Radin che ieri sera all’Archivio nazionale di Zagabria è stato omaggiato dalla presenza di alcune delle più alte cariche dello stato, ma anche da tanti colleghi e amici.
“Lo giuro, prisežem” in forma bilingue è il modo nel quale, io per primo ho prestato giuramento in Parlamento, poi lo hanno fatto pure alcuni altri deputati delle minoranze”, ci ha raccontato il deputato della CNI e vice presidente del Sabor rivelando la scelta del titolo del volume sul quale ha aggiunto: “Si tratta di una serie di flash di quanto fatto nella mia vita politica ed io sono grato all’autore come pure alla critica e agli esperti che hanno evidenziato le cose buone tanto che mi sono addirittura stupito delle tante cose positive che hanno trovato nel mio lavoro poiché io ne vedo meno di loro”. Soddisfatto della stima che gli è stata espressa dalle tante personalità che hanno voluto partecipare alla presentazione a conferma anche del rispetto e apprezzamento che gode, Radin ha detto: “Quelli che mi vogliono bene interpreteranno la cosa così, quelli che non mi vogliono bene la interpreteranno in un altro modo ma sta di fatto che non mi ricordo di presentazione con tante personalità presenti, tanti deputati, tanti esponenti del mondo della politica e se vogliamo anche dello spettacolo”.
“Un uomo di grande spirito, di forti principi e di scelte politiche sagge ed equilibrate, con il quale è un piacere essere amico e collaborare”, ha detto il premier Andrej Plenković che riferendosi ai 32 anni di ininterrotta attività parlamentare ha definito Radin “caso unico”. “Un uomo che ha segnato la vita politica del paese, che ha fatto emergere le specificità della minoranza italiana garantendole migliore tutela e valorizzazione, che ha contribuito al miglioramento delle relazioni tra Croazia e Zagabria”, ha affermato il capo del governo. “Il parlamentare più longevo, il decano dei parlamentari”, ha ricordato il presidente del Sabor Jandroković secondo il quale “restare in politica per più di tre decenni significa conoscerne bene i meccanismi e gli aspetti ma significa pure - e non è facile - avere di avere l’appoggio e il rispetto dell’elettorato”.
Alla presentazione di ieri sera c’erano pure diversi ministri: Radovan Fuchs, Davor Božinović, Nina Obuljen Koržinek, Vili Beroš e poi ancora il presidente della Corte Costituzionale Miroslav Šeparović, tanti ex ministri, tra i quali Mate Granić e poi ancora numerosi deputati ed esponenti politici di tutti gli schieramenti quali ad esempio Vladimir Šeks. Presenti pure i vertici dell’ Unione italiana e l’ambasciatore d’Italia a Zagabria, Pierfrancesco Sacco.
(lpa)