Intensificare la già ottima cooperazione tra la minoranza italiana di Slovenia e Croazia e quella slovena in Italia, quanto emerso nell' incontro tra il presidente dell’Unione Italiana Maurizio Tremul e Valter Bandelj dell' SSO, la confederazione delle organizzazioni slovene, una delle due associazioni di riferimento degli sloveni del Friuli Venezia Giulia.
Una collaborazione che le istituzioni delle due minoranze stanno coltivando con grande cura in questi ultimi anni e che registra grandi risultati specie del settore della progettualità europea. Come ricorda il Comunicato seguito all’ incontro che si è svolto ieri a Capodistria le due Comunità Nazionali stanno lavorando assieme per la realizzazione del Progetto strategico europeo “PRIMIS Viaggio multiculturale tra Italia e Slovenia attraverso il prisma delle minoranze; un progetto di grande importanza per la valorizzazione della presenza e del patrimonio culturale e linguistico delle due Comunità dal punto di vista turistico e socioeconomico ed intendono continuare su questa strada anche in futuro. Per quanto riguarda la questione della rappresentatività della Comunità Slovena nel Parlamento italiano l’UI- come rileva il comunicato- appoggia pienamente le aspettative della SSO affinché, nel processo di riforma in atto, siano individuate quelle soluzioni più congeniali agli Sloveni del Friuli-Venezia Giulia che garantiscano la rappresentanza certa e al riguardo l’UI continuerà a sollecitare i competenti organi nazionali ad operare in questa direzione.
Nel corso dell’incontro sono stati affrontati anche altre problematiche che interessano le due collettività, dalla scuola, ai giovani, dalla cultura all’economia, dal bilinguismo, al rispetto dei diritti assicurati sia dalle rispettive legislazioni nazionali e normative regionali e locali, sia da importanti intese internazionali, primo fra tutti lo Statuo Speciale annesso al Memorandum di Londra del 1954.
Su questi temi, SSO ed UI hanno concordato di realizzare alcune iniziative comuni con l’obiettivo di portare allo scambio delle buone prassi e all’individuazione di congiunte progettualità in tutti i campi a beneficio sia delle due Comunità, sia dell’intero territorio. (lpa)