Un sostegno dei deputati delle minoranze al governo che vale 20 milioni di euro. Così il parlamentare italiano e quello ungherese starebbero spostando l’ago della bilancia a favore del governo di centrodestra. L’ultima volta sarebbe accaduto per la nomina di Rok Svetlič a giudice della Corte costituzionale. Questa la tesi di Necenzurirano, che oggi ha pubblicato quelli che sarebbero i dettagli dell’accordo che Felice Žiža e Ferenc Hrovàt hanno stipulato con il governo. I contenuti del documento, fin ora, erano rimasti celati all’opinione pubblica.
Per il portale informativo si tratterebbe di un’intesa diversa da quelle finora raggiunte con gli altri governi, con un elenco specifico di cose da fare, ma anche con un impegno più stringente in materia di voto. Ciò, secondo Necenzurirano, renderebbe l’intesa “molto simile” ad un vero e proprio accordo di coalizione.
Nello specifico si tratta una serie di progetti da realizzare o almeno da iniziare prima della fine di questo mandato. Per la comunità italiana si andrebbe dall’assunzione di un funzionario per la Comunità autogestita Costiera, alle sovvenzioni per i programmi di radio e tv Capodistria, passando per il finanziamento del corso per educatrici ed insegnanti di classe per gli asili e le scuole italiane presso l’Università del Litorale. Nell’accordo ci sarebbero i fondi anche per il restauro del Collegio dei Nobili, che ospita la scuola elementare e il ginnasio di Capodistria, l’assunzione di due consulenti pedagogici, l’integrazione per il bilinguismo al massimo livello per i direttori ed il personale tecnico-amministrativo delle scuole italiane, l’assunzione di un giornalista de “La Voce del Popolo”, nonché l’equiparazione delle ore di italiano e di sloveno nelle scuole della maggioranza nei territori nazionalmente misti. Previsti anche fondi per l’attività economica delle minoranze ed altre iniziative.
Il deputato della Comunità nazionale italiana, Felice Žiža ha ribadito ai nostri microfoni che in questo mandato, prima con il governo Šarec e adesso con quello Janša, si stanno realizzando “progetti che sono oramai in ballo da 10-15 anni”. “Quello più consistente è la ristrutturazione del Collegio dei Nobili, che è iniziato al tempo di Šarec. Lui stesso ci aveva garantito per il 2020-2021 una spesa che copriva metà della ristrutturazione, quindi sui due milioni di euro. Con il premier Šarec abbiamo iniziato anche ad arginare quelli che sono i gravissimi problemi” relative alle risorse umane di Radio e TV Capodistria. “La RTV per sanare i propri bilanci non ha sostituito” i giornalisti ed i tecnici dei programmi italiani negli ultimi 10-15 anni, “riducendo del 25% la presenza di giornalisti”, mentre a livello di ente il calo è stato del 6%. “Siamo andati a coprire queste carenze a partire dal 2019, con il premier Šarec, e abbiamo continuato su questa linea, in accordo con tutti i trattati internazionali, che tutelano i diritti delle minoranze non solo in Slovenia, ma in tutta Europa”. “Il mio commento è che stiamo portando avanti i progetti di lunga data, che la comunità nazionale italiana aveva bisogno di realizzare e che finalmente dal 2019 in poi hanno cominciato a prendere corpo”.
L'accusa di Necenzurirano è che, in qualche modo, Janša si è comprato i vostri voti.
“Allora bisogna dire che anche il premier Šarec lo aveva fatto, perché la realizzazione di questi progetti è iniziata già con la stipula dell’accordo del 2018, seppure quell’accordo fosse molto più generico di quello fatto con il governo Janša, eravamo stati molto chiari su quelle che erano le nostre prospettive di collaborazione. Abbiamo iniziato bene nel 2018, proseguendo nel 2019 e migliorando la nostra attività nel 2020. Io direi che, in tutto questo mandato a partire dal 2018, ci sono progetti di antica data che vedono la luce”.
Stefano Lusa