Nessuna rapida soluzione per la questione della mancata proroga del contratto a un giornalista di Radio Capodistria, il cui contratto è scaduto il 30 aprile scorso. La conferma arriva dopo un colloquio tra il direttore generale dell'ente, Igor Kadunc e il deputato della Comunità nazionale Italiana, Felice Žiža. “Ho ottenuto le risposte che ci sono state già date nelle ultime due settimane”, ha sottolineato il parlametare. “Il direttore generale ha detto che ci sono articoli di legge secondo cui nel momento che la RTV di Slovenia senza unl piano finanziario approvato, non può in nessun modo prolungare un contratto, anche a tempo determinato, perciò l’unica possibilità per far continuare il loro lavoro al giornalista con un contratto di autore, anche se chiaramente lo stipendio diminuisce. Si tratta, però, dell’unico modo per continuare a collaborare con radio Capodistria in attesa che questa fase di stallo finanziario della RTV venga sciolto il prima possibile con il Comitato di controllo e quello dei programmi. Speriamo che la cosa si risolva nel mese di maggio, quando all’interno del Consiglio di programma verranno cambiati sette membri. Con l’approvazione del piano finaziario l’azienda non sarà più costretta a lavorare in dodicesimi, ma potrà farlo su base annuale. Credo che il governo abbia la responsabilità di portare verso questo obiettivo l’ente radio televisivo".

Ci sono rassicurazioni che nel momento che nel momento in cui ci sarà il piano si potrà procedere all’assunzione?

"Abbiamo le garanzie da parte dell’Ufficio nazionalità e dello stesso presidente del Governo con il quale avevamo parlato alcune settimane fa, prima dell’epidemia. Abbiamo poi parlato con gli addetti del suo ufficio e con i segretari di stato, che proprio oggi abbiamo incontrato per parlare finalmente dell’accordo di collaborazione, che dovrebbe permetterci di portare avanti, in sintonia con il Governo, il nostro lavoro per i prossimi due anni".

(s.l-bc)

Radio Capodistria Foto: Radio Capodistria/Alan Radin
Radio Capodistria Foto: Radio Capodistria/Alan Radin