"". Bruno Orlando ribadisce il concetto da lui espresso in più occasioni durante la sua campagna elettorale, e lo fa in risposta ad alcune affermazioni rilasciate sui media negli scorsi giorni dal Presidente della Can costiera Alberto Scheriani.
"Per quanto riguarda gli elenchi elettorali non è vero, come detto da Scheriani, che si tratta di un tema di competenza delle Can locali; come dimostra l'incontro dello scorso marzo della Can costiera con i rappresentanti dell'ufficio nazionalità dove si è deciso che la costiera avrebbe definito i criteri per l'iscrizione, mentre le Can comunali avrebbero dovuto occuparsi della correttezza delle iscrizioni", ha detto Orlando; che ha ricordato quelle che secondo lui sono state anche alcuni illeciti registrati durante l'ultima elezione ad Isola dove un membro della commissione avrebbe operato fuori dalla sede deputata, ed a Capodistria dove l'ufficio preposto non avrebbe operato come dovuto, impedendo di fatto l'iscrizione ad alcuni interessati.
"Questa legge è stata varata nel 2013, ma ancora ora non funziona", ha dichiarato Orlando, che considera questo un chiaro segno di come le istituzioni siano "deboli e si occupino poco della politica della minoranza".
"Scheriani ha lavorato male", ha continuato, "perché come presidente della Can costiera non ha fatto quello che avrebbe dovuto fare, e questo vale anche per gli altri consiglieri, come il nostro deputato al Parlamento, al quale faccio gli auguri ma non i complimenti per il lavoro negli anni precedenti". "Felice Žiža, ad esempio, ha fatto poco o niente sia a livello comunale sia come dirigente ospedaliero per l'applicazione del bilinguismo", ha detto Orlando, portando ad esempio la mancanza di informazioni in italiano per quanto riguarda le istruzioni per gli esami medici nel nosocomio isolano.
Poi è tornato di nuovo sulla riunione dei membri delle Can in cui si sarebbe concordata la candidatura di Felice Žiža al seggio specifico, che dimostrerebbe secondo Orlando la non veridicità delle parole di Scheriani che ha affermato di essere stato contento che ci fossero tre candidati. Una palese violazione delle regole associative secondo lui poiché "non ci si può candidare in un blocco istituzionale ma solo come singoli cittadini". "La mia squadra è formata dalla Can costiera ed Alberto Scheriani è il mio primo uomo in squadra", questa dichiarazione di Žiža sui media a poche ore dalla vittoria dimostra secondo Orlando che la Can ha lavorato per l'elezione dell'attuale deputato.
Per quanto riguarda la scuola Bruno Orlando smentisce totalmente che lui abbia mai detto di volere solo italiani nelle scuole della Comunità nazionale. "Ho affermato", precisa, "che le scuole Cni sono state create perché la minoranza italiana come autoctona possa sviluppare la sua lingua e la sua cultura, e la mia proposta è solo quella di introdurre un esame di lingua per chi non di lingua italiana si iscrive, in modo da non abbassare il livello dell'insegnamento; un modo questo anche per venire incontro ai ragazzi che non conoscono bene la lingua italiana e che quindi rischiano di non raggiungere mai un buon livello di istruzione".
"Dopo decenni di gestione Scheriani", dice Orlando, "la legge quadro non è ancora mai stata presentata. La gente vuole sapere cosa si sta facendo. Manca la trasparenza perché scarseggiano gli inviti pubblici, le pubblicazioni dei verbali e la presenza della stampa non basta".
Bruno Orlando, che non nasconde la sua intenzione di volersi candidare a Capodistria alle prossime amministrative ha introdotto a margine il tema del conflitto di interessi, che secondo lui investirebbe Alberto Scheriani che come Presidente della Can costiera non potrebbe nominarsi al ruolo di Preside della scuola "Pietro Coppo". Un conflitto che secondo Orlando riguarderebbe anche altre figure del mondo minoritario e che dimostra l'esistenza di un serio problema di accumulo degli incarichi in poche mani.
"Il re è nudo", ha chiosato Orlando riferendosi ad Alberto Scheriani.
Barbara Costamagna