Foto: Radio Capodistria
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Nella sede periferica di Santa Lucia della scuola elementare “Vincenzo e Diego de Castro” la preside Ambra Šlosar Karbič ha presentato ai consiglieri della CAN piranese il lavoro svolto nell’ultimo anno, a partire del quale ha preso la guida dell’istituto. Un lavoro di gruppo, portato avanti coinvolgendo tutti gli alunni, incentrato a suo dire sui rapporti interpersonali. Un lavoro differenziato in base alle fasce di età, volto a rendere più partecipi ed attivi tutti i ragazzi, soprattutto quelli delle classi superiori. Importante per lei, ha detto la dirigente, trasmettere e preservare la lingua italiana, nonostante si tratti di un’istituzione scolastica caratterizzata da una popolazione multiculturale. Introdotto anche l’orario flessibile, mentre si continua con il progetto “scuola di valori” e con gli scambi Erasmus. La scuola è stata, inoltre, selezionata per la sperimentazione che il Ministero sta portando avanti al fine di rivedere le attività previste per il soggiorno prolungato.

Discussa la problematica relativa alle iscrizioni. Una realtà mediamente in crescita quella della "De Castro", secondo la Šlosar Karbič, nonostante un andamento nelle iscrizioni fluttuante. Il consigliere Maurizio Rosso ha segnalato quello che, secondo lui, è il numero troppo alto che viene registrato ogni anno relativo ai trasferimenti di alunni in altri istituti. La direttrice ha spiegato che questo è legato principalmente a motivi contingenti o talvolta perché non si trova un linguaggio comune con gli alunni o con le loro famiglie. Tutto benissimo, quindi, secondo i presenti ed anche secondo la preside del Ginnasio “Antonio Sema”, Aleksandra Rogič, che ha detto che le due scuole collaborano in modo costruttivo.

In conclusione, il presidente Andrea Bartole ha invitato la preside e i suoi collaboratori ad essere più presenti anche nella vita comunitaria e a essere più riconoscibili anche al di fuori dello stretto ambito scolastico, anche per rafforzare la presenza dell’intera Comunità Nazionale sul territorio.

Barbara Costamagna