Curata dal Museo archeologico di Pola, la retrospettiva intitolata "Un'opera di cuore e di mente" vuole festeggiare i 90 anni di Mocenni e i 70 anni della sua carriera artistica. "In realtà ho iniziato a disegnare alle elementari", ha raccontato Mocenni riferendosi al dipinto "Paesaggio", un acquarello realizzato a solo 13 anni. "Sono felice e appagato perché ho dedicato la vita alla mia passione e continuo a farlo", ha aggiunto contento di aver visitato varie parti del mondo e contento soprattutto perché in tante parti del mondo sono custoditi i suoi lavori. Nato a Pola e trasferito nel 1956 a Milano dove - in un costante evolversi del suo lavoro - sperimenta stili e mezzi diversi, Mocenni ritorna a vivere nella sua cittadina natale nel periodo della pandemia. In tutti questi anni - e lo dimostrano le sue opere - l'artista è rimasto saldamente ancorata all'Istria dove è noto soprattutto per le sue grandi sculture sparse negli spazi pubblici di cui addirittura 13 nella sola Pola. La mostra ai Sacri Cuori espone quasi un centinaio di dipinti e una trentina di sculture che presentano tutte le fasi artistiche dell'autore, compreso il recente ciclo pittorico intitolato "Viaggio a Ugarit". Presente all' inaugurazione un numeroso pubblico nonché la massima autorità cittadine e regionali con in testa il sindaco Filip Zoricic e il governatore Boris Miletic che hanno definito Mocenni "anima di Pola" e l'esposizione come "un suo definitivo ritorno a casa". Va ricordato infine che una visita guidata della mostra sarà organizzata il 31 gennaio in concomitanza con la Notte dei musei mentre nel giorno del compleanno di Mocenni - il 6 febbraio - sarà presentato un voluminoso catalogo dei suoi lavori. (lpa)
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